© www.imagephotoagency.itMILANO - Si va verso una settimana decisiva per la crescita di Gigio Donnarumma, che a 18 anni si è trovato in un bel frullatore, uscendone, almeno in parte, con le ossa rotte. Per lui ci sono all’orizzonte non uno ma ben due esami di maturità: quello scolastico, che lo aspetta al Liceo Paritario Da Vinci di Vigevano di ragioneria al 5 all’8 luglio, e quello molto più personale, nel caso in cui, come tutto sembra presupporre, lunedì dovesse arrivare la firma sul rinnovo del contratto del Milan. Troppe tensioni, troppe critiche, troppe polemiche si sono susseguite in queste settimane e il portiere non è riuscito a rimanerne immune. Al di là del refrain ripetuto in conferenza stampa “io sono sereno”, la semifinale del Campionato Europeo Under 21 ha invece palesato un’insicurezza latente, manifestatasi soprattutto in occasione del secondo gol spagnolo. Un bel tiro da fuori, nessuno vuole minimizzare la prodezza balistica di Saul, ma sul quale il vero Donnarumma avrebbe saputo opporsi in ben altro modo. D’altronde, è assolutamente comprensibile un leggero cedimento, a fronte di situazioni che lo hanno travolto. Il fatto stesso che un mese fa Gigio fosse compattamente al fianco del suo procuratore nelle scelte di rottura con il Milan e che invece adesso, in compagnia della sua famiglia, abbia di fatto trascinato lo stesso Raiola verso il rinnovo, è la conferma di come, anche nella sua testolina, si siano alternati pensieri opposti. Ci può stare che il campo abbia evidenziato questi sbalzi di umore. Il web, più che gli addetti ai lavori, ha subito abbracciato la teoria di un ragazzo sopravvalutato, di un portiere bravo ma tutt’altro che fenomeno.