© ANSATORINO - Clamoroso Antonio Cassano, l'attaccante del Verona ci ha ripensato. Dopo la notizia dell'addio al calcio giunta nella mattinata, in conferenza stampa ha sorpreso tutti per l'ennesima volta: «Non mi ritiro, è stato solo un momento di debolezza. Continuerò a giocare - ha detto con il sorriso -. Sono convinto della scelta che ho fatto. Tante volte ho ragionato con la pancia e stavolta grazie a mia moglie, ai miei figli e a questo signore che c'è qui a fianco (il ds Fusco, ndr) ho capito che questa era una scommessa da vincere. La società mi ha consigliato di far venire qui la mia famiglia, ora voglio fare l'ultimo miracolo. Non sarei andato in nessun altro club, ma se i tifosi si sono offesi chiedo scusa. Mi è venuta una grande nostalgia della famiglia, sono pronto per una stagione super. Posso ancora dare tanto, ho perso sette kg e la motivazione è ancora molto grande. Alla gente posso dire di non irritarsi, dopo due giocate dimenticherà tutto». La scelta è stata anche dettata dalle parole dei suoi cari, come lui stesso ha tenuto a precisare: «Mia moglie mi ha fatto emozionare dicendomi "Io e i nostri bimbi non possiamo non vederti giocare"».
IL DS FUSCO - «Cassano ha fatto un doppio dribbling - la versione del ds del Verona -. Un momento di stanchezza è umano per tutti. Ha avuto il coraggio di rivedere una decisione che aveva preso di impulso. I risultati dei test sono stati eccezionali. Non era una questione fisica, Antonio deve ritrovare il sorriso. Lui ha avuto un comportamento impeccabile, in questi giorni è stato un trascinatore e io sono felice che abbia deciso di andare avanti. Siamo orgogliosi di averlo con noi».
DIETROFRONT - In giornata, dal ritiro del Verona, era trapelata la notizia del possibile addio. Tra i tanti motivi del ritiro si era parlato della nostalgia di casa, della troppa fatica e probabilmente della consapevolezza di non poter reggere certi ritmi.