BOSTON - E’ il grande giorno di Federico Bernardeschi, l’ultimo grande colpo della campagna acquisti di Beppe Marotta, in attesa di altri botti. L’ex viola si è presentato ai suoi nuovi tifosi nel quartier generale della Juventus nella tournée americana, nella quiete del Babson College. Dopo una lunga ricorsa e una trattativa serrata con la Fiorentina, Bernardeschi è riuscito a raggiungere l’obiettivo di arrivare in bianconero, per l’entusiasmo dei tifosi che anche qui a Boston lo cercano e lo invocano. Il fantasista ha già iniziato a lavorare al Babson College da tre giorni e ha cominciato ad allenarsi anche con la squadra: l’obiettivo è riuscire a disputare qualche minuto già contro la Roma domenica al Gillette Stadium, per l’ultimo turno di International Champions Cup.
La maglia
"Ho molto rispetto per questa maglia, è giusto così: indosserò il 33 sperando di dimostrare di meritare la 10". Federico Bernardeschi motiva in questo modo la scelta di vestire il numero 33 - "perché sono religioso" - al suo primo anno alla Juventus. "Quest'anno devo dimostrare di poterla indossare e poi il prossimo anno vedremo.. La Juventus fa parte della storia del calcio, è una grande emozione essere qui e voglio vivere tutte le emozioni al massimo. Senza farmi mancare nulla".
Gli haters
"C'è una parte della società malsana che non voglio alimentare". Federico Bernardeschi ha poi commentato così gli striscioni di insulti contro di lui di una parte della tifoseria della Fiorentina. "Nel mondo di oggi viviamo situazioni particolari, come il tifoso sui social che augura la morte o brutti mali. Questa parte di società malsana non va alimentata. Ringrazio i tifosi che nonostante tutto mi hanno fatto gli auguri".
#Fiorentina, i tifosi si scagliano contro #Bernardeschi con uno striscione https://t.co/4hTO3wj8ny
— Tuttosport (@tuttosport) July 17, 2017
I paragoni
«Il paragone con Baggio? Baggio è Baggio, è sbagliato fare paragoni. E' stato il più grande calciatore italiano di sempre, a me fa piacere il confronto ma è poco rispettoso nei confronti di uno come lui»
#Juventus, da #Baggio a #Bernardeschi? Nel 1990 la rivolta di Firenze https://t.co/zkYvfy4CPb
— Tuttosport (@tuttosport) July 4, 2017
Gli obiettivi
«Il mio obiettivo? Aiutare questa squadra a fare qualcosa di più, è ripetersi la cosa difficile. Sono qui per dare una mano a vincere il settimo scudetto. Poi la Champions League, sappiamo tutti che è una competizione difficilissima. L'obiettivo della Juve è arrivare nelle prime quattro posizioni»
Il look
"Per me lo stile, l'abbigliamento di una persona, è un punto di personalità, ognuno si veste a proprio modo, siamo in un mondo libero e ognuno può fare ciò che vuole. Comunque non era una gonna". Federico Bernardeschi commenta così la foto in cui lui indossa una gonna, con taglio maschile, che nei giorni scorsi ha fatto discutere. "Ovviamente c'è chi non condivide come è giusto che sia. Non era una gonna, era un pantalone, però si sa che nelle foto si possono modificare le facce, figuriamoci se non si possono modificare i pantaloni"
Giornalista: "ti hanno immortalato con una gonna" #Bernardeschi: "penso che quando una persona si vesta sia sintomo di personalità" pic.twitter.com/YejJ2DjFjk
— buffalo (@buffaloman89) July 28, 2017
Il ringraziamento
«La Fiorentina? 12 anni sono tanti, ringrazio la società per quello che ha fatto per me: facendomi crescere come uomo, difendendomi»
I paragoni
«Il paragone con Baggio? Baggio è Baggio, è sbagliato fare paragoni. E' stato il più grande calciatore italiano di sempre, a me fa piacere il confronto ma è poco rispettoso nei confronti di uno come lui»
#Juventus, da #Baggio a #Bernardeschi? Nel 1990 la rivolta di Firenze https://t.co/zkYvfy4CPb
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