Milan, caso fideiussioni per Bonucci e Biglia: trasferimenti a rischio?

Secondo il sito specializzato 'Calcio e Finanza' il club rossonero avrebbe difficoltà a presentare le garanzie richieste per l'ingaggio dei due big entro il termine perentorio dell'11 agosto fissato dalla Figc
Milan, caso fideiussioni per Bonucci e Biglia: trasferimenti a rischio?

TORINO - La regina del calciomercato italiano, a detta di quasi tutti gli addetti ai lavori, è stata il Milan. Colpi a raffica e di grande effetto quelli messi a segno dai dirigenti Fassone e Mirabelli, a cui la nuova proprietà cinese ha dato mandato di (ri)costruire una squadra in grado di competere per vincere tanto in Italia quanto all’estero. Ma proprio al debutto in Europa League, nel match di andata vinto 1-0 in casa dei rumeni del Craiova, avevano fatto rumore le assenze del difensore Bonucci e del regista Biglia che sono i fiori all’occhiello della faronica campagna di rafforzamento del club. Assenze derivate da alcuni problemi burocratici, visto che mancano le fidejussioni richieste per chiudere definitivamente queste operazioni. Una situazione che non è ancora cambiata (i due top player non erano stati messi in lista e mancheranno anche stasera a San Siro nel secondo round della sfida), almeno stando a quanto riporta ‘Calcioefinanza.it’.

ASSET GIA' IMPEGNATI - «La società rossonera sta cercando di ottenere le garanzie per i pagamenti dei due acquisti da alcune banche italiane, non senza qualche problema – si legge in un articolo pubblicato oggi dal sito specializzato -. (...) il Milan si è rivolto tra le altre a Banco BPM (tra l’altro sponsor della società fino al 30 giugno 2019), riscontrando però delle difficoltà. La risposta dell’istituto alla richiesta della garanzia infatti è stata negativa: in base alle condizioni attuali del bilancio rossonero (in rosso), la banca non può concedere alcuna fideiussione. Non si tratta, però, di un no “personale”: il tema infatti riguarda le regole del sistema creditizio, qualunque altra banca si comporterebbe allo stesso modo per concedere questo tipo di garanzia a qualunque altra società calcistica. Un tema, quindi, abbastanza normale per i club di Serie A, i cui bilanci spesso fanno segnare perdite pesanti. In questi casi, così, le società forniscono alle banche una contro-garanzia rispetto ai conti: solitamente, quelli che vengono definiti asset, siano crediti su futuri ricavi, immobili o quant’altro. In sostanza, il funzionamento è che se l’azienda non riesce a ripagare la garanzia, la banca si può rivalere così su qualche asset. Il Milan, però, si trova in una situazione particolare: la quasi totalità dei suoi asset è infatti impegnata come pegno per il finanziamento effettuato dal fondo statunitense Elliott (…). Banco Bpm ha indicato due strade possibili, due soluzioni al Milan per ottenere le fideiussioni: o liberare qualche asset dato in garanza ad Elliott e “girarlo” come contro-garanzia alla banca, oppure trovare una banca internazionale che vi controgarantisca».

TEMPI STRETTISSIMI - Il problema però sono i tempi, decisamente stretti visto che la Figc ha fissato all’11 agosto il termine perentorio per il «deposito delle fideiussioni dirette a garantire la rateizzazione dei pagamenti previsti per operazioni di campagna trasferimenti poste in essere entro il 31 luglio 2017, pena la mancata esecutività dei contratti e conseguente caducazione degli effetti del deposito». Restano dunque 8 giorni al ‘Diavolo’ per trovare una soluzione e non veder clamorosamente saltare due dei trasferimenti più importanti del proprio calciomercato estivo, evitando il ritorno di Biglia alla Lazio e di Bonucci alla Juventus.

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