ROMA - Immaginatelo come uno finale allo sprint di una tappa del tour: Strootman è partito forte, ha guadagnato metri, ma ora si è un po’ impiantato e Matuidi lo ha raggiunto, ma ora che inizia l’ultimo chilometro della corsa al centrocampista, non è detto che partire in testa sia un vantaggio, anzi. E occhio a N’Zonzi che sta recuperando da dietro e potrebbe riprendere i due in testa. La situazione è questa e oggi inizia la settimana nella quale la Juventus ha pianificato una svolta, per non rischiare di arrivare troppo vicina alla fine del mercato, quando i rischi di ogni operazione aumentano sempre di più.
Intrigo Keita-Juve, Marotta prepara l'assalto
STROOTMAN - La Roma pare essersi irrigidita nella trattativa per Strootman ed è questa la chiave del rallentamento dell’affare, partito in modo deciso all’inizio della scorsa settimana. La Juventus ha dato l’assalto all’olandese offrendo alla Roma 30 e poi 35 milioni: soldi che potrebbero fare molto comodo al club di Pallotta per completare il mercato con Mahrez del Leicester (40 milioni richiesti) e con un centrale difensivo. Tuttavia la cifra è comunque inferiore di 10 ai 45 milioni che, clausola o non clausola, esigono i giallorossi per Strootman e, per questo, dopo un’iniziale apertura alla cessione, Monchi ha rialzato il muro. Quanto questo atteggiamento sia una strategia per andare a stanare la Juventus dall’ultima offerta o quanto sia invece un’effettiva blindatura dell’olandese lo si scoprirà nei prossimi giorni, quando i nodi del mercato romanista dovranno arrivare al pettine del ds spagnolo. Sul fronte della Juventus si percepisce una certa freddezza nei confronti della trattativa, ma anche in questo caso non si sa quanto studiata o sincera.
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