Marotta: «Mercato? Può succedere di tutto. Bentancur un talento»

L'ad bianconero al tradizionale appuntamento di Villar Perosa: «Non prendiamo giocatori che la piazza vuol farci comprare, il nostro organico è molto valido e andiamo avanti con questo»
Marotta: «Mercato? Può succedere di tutto. Bentancur un talento»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Si parla anche di calciomercato a Villar Perosa. Al tradizione appuntamento della famiglia Juventus, Beppe Marotta analizza la situazione: «Ci sono ancora 15 giorni di mercato quindi può succedere di tutto, anche se nulla di travolgente. Noi siamo tranquilli, siamo a posto con la nostra rosa competitiva. E' un gruppo difficilmente migliorabile, è mancata la ciliegina con il trofeo più importante ma abbiamo vinto in Italia quindi significa che il gruppo è molto forte».

MODELLO VINCENTE - «Abbiamo dimostrato di essere un modello vincente, vogliamo continuare ad esserlo, non prendiamo giocatori che la piazza ci vuole far comprare, andiamo avanti con il nostro organico che è molto valido. Bentancur è sottovalutato visto che è giovane ma sta dimostrando di essere un talento», aggiunge il dg bianconero a JTv.

MERCATO DA ACCORCIARE - Stop al mercato «quando inizia il primo campionato di una delle cinque leghe più importanti» d'Europa, propone Marotta, «Bisogna trovare un punto comune, a livello europeo, per un accordo di questo genere: il mercato è diventato logorante, va accorciato. Non si può trasformare il calcio in un Barnum con spettacoli che hanno poco a fare con il valore del gioco e con giocatori che alla prima esclusione, non si allenano e disertano gli allenamenti perché vogliono cambiare casacca».

NON SI MOLLA KEITA - Marotta ha poi parlato del 22enne attaccante senegalese Keita Balde Diao, ormai in aperta rottura con la Lazio dopo la mancata convocazione nella sfid adi Supercoppa vinta dai biancocelesti proprio contro la Juve: «Keita? Un'opportunità che, per condizioni contrattuali ed età, tutte le società devono tentare di cogliere, nel rispetto del presidente Lotito e della LazioEmre Can e Rabiot? Sono giocatori il cui contratto scade nel 2018, come Keita, ma che giocano titolari nelle loro squadre senza alcun dramma. Noi abbiamo fatto un'offerta a Lotito che riteniamo congrua, lui è padrone di decidere le strategie in casa propria e noi ci siamo ritirati».

LA GRIGLIA SCUDETTO - Su chi contenderà lo scudetto ai bianconeri poi Marotta non sembra avere dubbi: «La Juventus è favoritissima per la vittoria dello scudetto, altrettanto il Milan per la campagna acquisti dispendiosa che ha fatto. Tra le favorite ci sono però anche l'Inter, che ha trovato stabilità e il Napoli, per continuità e processo di crescita che sta dando risultati». Assente nel vernissage di Villar Perosa il centrocampista francese Matuidi, ma non c'è nessun giallo: «Abbiamo - ha spiegato Marotta - un accordo verbale col Psg, ha sostenuto le visite mediche, non ha avuto tempo di venire qui ma a breve sarà ufficiale il suo trasferimento». L'ad bianconero poi blinda il terzino sinistro Alex Sandro. «Vuole rimanere qui, abbiamo respinto al mittente le richieste. Non tratteniamo gli scontenti, non c'è nessun caso, ma ci sono ancora 15 giorni per gestire eventuali richieste di altre società».

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