Atalanta e Reina spine per il Napoli

NAPOLI - «Non abbiamo dimenticato ciò che l’Atalanta ha fatto nella scorsa stagione: ci ha battuti due volte, ma quest’anno sarà diverso», attraverso le parole di Jorginho, tutta la determinazione del Napoli che non vuole commettere passi falsi. Per battere l’Atalanta però, il Napoli dovrà fare ciò che l’anno scorso non gli è riuscito: segnare. Quella bergamasca infatti, è stata l’unica formazione contro cui gli azzurri non sono riusciti ad andare in gol e neppure domani sarà semplice visto che l’Atalanta ha concesso un solo tiro nello specchio della porta alla Roma nel match d’esordio. A trascinare il Napoli alla vittoria ci sarà il solito pubblico del San Paolo che affollerà gli spalti: sono stati venduti quasi 30.000 biglietti (compresi gli abbonati) per il match casalingo. Un modo per sostenere la squadra e per far riflettere chi potrebbe andar via.

CHAMPIONS, COME GIOCANO LE AVVERSARIE DEL NAPOLI

Reina su tutti. Mentre il calciatore è tentato dall’offerta del Psg, il Napoli è fermo sulla sua posizione: non vuole venderlo. «Confermo l’interesse del Psg - ha detto l’agente del calciatore a Radio Crc - Pepe ama Napoli, ma la situazione è complicata ed è difficile che rinnovi. Circa un mese fa il club azzurro ha proposto a Pepe un rinnovo, ma con una scadenza troppo breve ed a cifre molto inferiori rispetto a quanto guadagna». Il Napoli lo ritiene imprescindibile, ma intanto si guarda intorno e gli unici profili in grado di sostituire lo spagnolo sono Rui Patricio dello Sporting Lisbona e Rulli della Real Sociedad, entrambi però non semplici da portare in azzurro. Sicuro invece di continuare col Napoli è Luigi Sepe che ieri ha rinnovato fino al 2022. Oltre al campionato e al calciomercato c’è la Champions e al Napoli è arrivata un’investitura non da poco da Pep Guardiola che col suo Manchester City affronterà gli azzurri nella massima competizione europea: «Affronteremo la squadra che gioca il miglior calcio in Italia e quando ha il possesso palla è fantastico. Il Napoli difende a 40 metri dall’area di rigore, proprio come faceva Sacchi ed è per me tra le tre migliori squadre in Europa».