Lotito non c'entra: è stato Keita a dire no alla Juventus

Il messaggio dell'attaccante ai tifosi della Lazio: «Ho scelto il modo migliore per salutare: c'è un vantaggio anche per la società»
Lotito non c'entra: è stato Keita a dire no alla Juventus© Marco Canoniero

ROMA - Si è conclusa una delle telenovele dell'estate. Alla fine Keita Balde Diao ha salutato la Lazio, ceduto al Monaco per 30 milioni di euro (senza bonus aggiuntivi). Il senegalese, dopo il braccio di ferro conClaudio Lotito, ha fatto le valigie, pronto a mettersi in gioco nel campionato francese e - secondo quanto filtra da Montecarlo - è stato lui stesso e non il presidente laziale a chiudere la porta alla Juventus. Prima però ha voluto mandare un messaggio ai tifosi, attraverso un post su Instagram: "Il momento è arrivato - ha scritto l'attaccante - Devo spiccare il volo e provare a farcela da solo con le mie ali. Ali forgiate dalla vostra passione, dalle vostre pacche sulle spalle, dai bimbi con la mia maglia numero 14, da chi mi ha amato e incoraggiato. Guardo Roma dall'alto e ci vedo la Storia, lo scudetto primavera, i primi gol, sofferenze e gioie, quella doppietta, applausi e critiche, lo spogliatoio fatto di compagni e professionisti che mi hanno aiutato. Ma soprattutto voi tifosi".

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IL RINGRAZIAMENTO - "Grazie a tutti coloro che mi hanno insegnato, aspettato e cresciuto - ha proseguito Keita - Non parlo solo di calcio ma anche di vita reale. Sono arrivato a Roma che ero un bambino, piccolo e sognatore, mi avete accompagnato fino al momento del salto. Non voglio essere ipocrita. Vado, voglio andare, non potevo più restare e lo sapete tutti. Inutile negare che avrei potuto, insieme al mio agente, scegliere altri modi di partire e invece abbiamo optato per il migliore. Quello che porta dei vantaggi anche alla società e quindi a voi. Per questo vi dedico il mio ultimo pensiero: tifosi e compagni di squadra. Grazie! Per me voi siete la Lazio. Un sentimento senza padroni che vola nel cielo. Una sensazione di libertà che non si può imprigionare".

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