© LaPresseTORINO - A vederlo appoggiato a un palo della porta sul terreno del Filadelfia per godersi l'allenamento del suo Toro, si può capire al volo quanta fiducia riponga nella rosa messa a disposizione di Sinisa Mihajlovic. Il grosso del lavoro di Gianluca Petrachi si è concluso il 31 agosto, adesso il ds granata può aspettare serenamente il verdetto del campo: «Il campo deciderà se si è fatto bene, io aspetterei a parlare - ha dichiarato a Torino Channel -. Personalmente credo si sia fatto un bel lavoro. Ma ripeto, sarà il campo a decidere. Vedremo». Le premesse per una grande stagione, però, ci sono tutte. Rosa assortita in ogni reparto, con almeno due giocatori a disposizione per ogni casella nello scacchiere di Mihajlovic, in virtù anche delle operazioni last minute che hanno portato i vari Burdisso, Niang e Ansaldi a Torino al netto dell'addio ben remunerato di Zappacosta: «Abbiamo un cosiddetto "gioco delle coppie" abbastanza completo: almeno due giocatori in tutti ruoli che si possono sostituire l'uno con l'altro e se la giocano alla pari. Non amo fare proclami, spero si sia fatto bene, sarà comunque il tempo a dirlo».
VERSO BENEVENTO - Il mercato è in ogni caso un argomento chiuso, seppur non passi mai di moda. Adesso per il Toro conta solo la partita di Benevento, un test facile forse solo sulla carta, proprio per questo da non poter prendere assolutamente sotto gamba: «Per me è una partita non difficile, ma difficilissima [...]