Juventus, l'idea di Vialli: «Carrera erede di Allegri»

L'ex centravanti bianconero alla stampa russa: «Massimo ha dimostrato nello Spartak che la scuola di Conte funziona. Un giorno tornerà a Torino»
Juventus, l'idea di Vialli: «Carrera erede di Allegri»

TORINO - Chi sa se da grande ex bianconero sa qualcosa o se il suo è solo un auspicio e un augurio nei confronti di un vecchio compagno, fatto sta che un'idea sul possibile erede di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus - quando il tecnico toscano avrà finito il suo ciclo torinese - Gianluca Vialli già ce l'ha. Non si tratta infatti di Simone Inzaghi, nuovo "profeta" della Lazio sempre più spesso accostato alla 'Vecchia Signora', ma di quel Massimo Carrera riuscito nella passata stagione a vincere il campionato con lo Spartak Mosca. «Il suo trionfo in Russia dimostra che la filosofia di Conte funziona - ha detto Vialli all'agenzia russa 'Tass' -. Massimo è un buon amico, ci siamo sentiti di recente. In Russia è felice, ma un giorno, continuando così, potrebbe diventare l’allenatore della Juventus. Anche se dubito che quest’anno riuscirà a difendere il titolo, perché vedo molto bene lo Zenit di Mancini».

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CARRIERA IN ASCESA - Un eventuale approdo alla Juventus rappresenterebbe il secondo ritorno in bianconero per Carrera, che dopo la parentesi da calciatore (159 presenze e un gol dal 1991 al 1996) che gli ha regalato una Coppa Uefa (1992/93), uno scudetto e una Coppa Italia (1994/95), una Supercoppa italiana (1995) e una Champions League (1995/96) ha già vissuto un'esperienza sulla panchina juventina ma come collaboratore di Antonio Conte che accompagnato in tre stagioni trionfali prima per poi seguirlo anche in Nazionale. Nel 2012 - con Conte e Angelo Alessio in attesa di giudizio per le vicende di Calciopoli - c'era lui in panchina nella finale di Supercoppa italiana vinta a Pechino contro il Napoli.  Dopo l'Europeo 2016 è arrivata però la separazione, con Carrera che se n'è andato in Russia a fare il vice di Dmitrij Aleni?ev allo Spartak Mosca. Dopo l'esonero di quest'ultimo ha preso poi il timone della squadra all'inizio della passata stagione culminata con la vittoria appunto del campionato e della Supercoppa (oltre che del riconoscimento come miglior tecnico dell'anno in Russia).

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