TORINO - Dalla Nazionale alla Juve, con alcuni addii eccellenti all’azzurro per raggiunti limiti d’età (Buffon e Barzagli di sicuro, fors’anche Chiellini ora in fase di riflessione) che inducono giocoforza a fare riflessioni pure in ambito bianconero. Anche perché portiere e difensoroni non sono gli unici over 30 a disposizione di Massimiliano Allegri. Anzi, il gruppo è parecchio nutrito e fa dell’organico juventino il più vecchio della Serie A, con un’età media di 28,7 anni. Se poi restringiamo il campo ai giocatori realmente schierati in campionato, si sale addirittura a quota 29,4. Non stupisce, insomma, che l’amministratore delegato Beppe Marotta abbia riconosciuto l’esistenza di riflessioni in questo senso anche in seno alla società. Oltre alle prossime mosse di mercato - appunto tese ad un lifting alla Vecchia Signora con innesti di spicco selezionati tra i più fulgidi talenti internazionali - può comunque esser cosa buona e giusta ricordare le mosse già effettuate, negli ultimi tempi, con l’intento di iniziare a lanciare una new generation bianconera che possa attutire il colpo rispetto al graduale addio di alcuni leader dello spogliatoio, nonché elementi fondamentali in campo. Due nomi su tutti: quelli di Paulo Dybala (24 anni oggi) e Daniele Rugani (23).