© ANSATORINO - La telenovela Donnarumma che sembrava finita in estate, con il rinnovo del contratto con cui il 18enne portiere azzurro alla fine aveva deciso di legarsi al Milan a 6 milioni a stagione (più uno per il fratello Antonio, terzo portiere), sembra invece destinata a produrre nuove puntate. L'agente Mino Raiola e il club rossonero infatti sarebbero di nuovo ai "ferri corti", almeno stando a quanto riporta il 'Corriere della Sera'. Secondo il quotidiano milanese il numero uno del 'Diavolo', che prima del prolungamento era stato ferocemente contestato dalla tifoseria, sarebbe alle prese di nuovo con un certo malumore. Il motivo? Una presunta "violenza morale" alla quale "Gigio" sarebbe stato sottoposto in sede di firma del rinnovo, firma durante la quale sia l'agente che il legale non erano presenti. La "violenza morale" potrebbe - se dimostrata - portare legalmente all'annullamento del contratto. Una vera e propria "bomba" esplosa all'interno del Milan in questi giorni, fatta detonare attraverso delle mail inviate attraverso un legale alla società rossonera. Secondo quanto riporta la collega Monica Colombo del Corriere della Sera, non sarebbe stata neanche controfirmate da Raiola le clausole di rescissione che prevederebbero la possibilità di Donnarumma di lasciare il Milan in estate a 40 milioni senza la qualificazione in Champions League o a 70 in caso di arrivo tra le prime quattro in campionato. Sul portiere, a lungo corteggiato dalla Juventus, sono pronte a piombare con offerte stratosferiche anche Psg, Real Madrid e Manchester United.