Serie A, si ricomincia: cosa va e cosa no in ogni squadra

Domenica riparte il campionato, scopriamo come stanno le venti protagoniste dopo le prime mosse di mercato
Serie A, si ricomincia: cosa va e cosa no in ogni squadra

ATALANTA

COSA VA - L'Atalanta vola su tutti i fronti: in campionato, in Coppa Italia e in Europa. Concretezza, velocità e gioco di squadra sono le caratteristiche dei ragazzi di Gasperini e di un modulo, il 4-3-1-2, che sanno interpretare come un'orchestra. È la squadra ammazzagrandi, ha travolto Napoli (in Coppa) e Roma nell'ultimo mese.

COSA NON VA - Difficile trovare difetti a questa squadra, semmai è dai singoli che ci si aspetta di più. Pochi gol da Petagna, che però fa un grandissimo lavoro in fase d’attacco, e sempre in attacco ci si aspettava di vedere all’opera un giocatore Under 21 come Orsolini finora poco impiegato e, non a caso, inserito in molte voci di mercato.

BOLOGNA

COSA VA - E’ un paradosso, ma il rumore provocato dall’affare Verdi ha distolto l’attenzione dalla squadra. Il Bologna ha potuto lavorare con una certa tranquillità in vista della gara-chiave col Benevento, in coda a quattro sconfitte su cinque. L’innesto di Dzemaili potrà dare pericolosità offensiva al centrocampo.

COSA NON VA - Da un punto di vista strettamente tecnico, la squadra ha smarrito la direzione: a Torino ha toccato il fondo, rendendo realistici i fantasmi di una seconda parte di stagione che potrebbe essere anonima, nel migliore dei casi. La difesa è un gruviera: avversari a segno in dodici delle ultime tredici gare.

BENEVENTO

COSA VA - Nell’ultimo mese si è assestata la difesa, ora passata a tre. Decisivo il rientro di Lucioni, apportatore di equilibrio e sicurezza. E’ anche per questo che la sentenza del Tribunale Nazionale Antidoping prevista per oggi è seguita con apprensione. In netta risalita l’attacco, con Coda cecchino infallibile.

COSA NON VA - Necessario trovare continuità, acquisire qualche giocatore di esperienza e un difensore centrale nella malaugurata ipotesi di una squalifica del capitano. Probabilmente anche un portiere, visto che né Belec né Brignoli hanno convinto del tutto. Infine, si spera di interrompere la lunga sequela di infortuni.

LAZIO

COSA VA - Due gare di fila all’Olimpico, l’arrivo di Caceres e la ritrovata vena di Immobile. La Lazio segna più di ogni altra nella sua storia e questo è un buon motivo per credere che, già con il Chievo, Inzaghi non sarà tradito dall’attacco. Dietro Immobile, scalpita Luis Alberto. Insieme con lui anche un rinato Anderson.

COSA NON VA - Ultimamente sono stati incassati troppi gol. In più, mettiamoci che domenica sarà squalificato anche Radu, con Inzaghi che per la prima volta dovrà schierare insieme Wallace e Bastos ai lati dell’olandese. Dovrebbe partire dalla panchina il nuovo arrivato Caceres. Anche Lulic non è al top, potrebbe fare spazio a Lukaku.

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CHIEVO 

COSA VA - La classifica tutto sommato è tranquilla e nell'ultimo turno di campionato, il pari interno con l'Udinese ha permesso di fermare la striscia negativa di risultati culminati nelle sconfitte con Crotone, Bologna e Benevento. In vista della ripresa del campionato il tecnico Maran dovrebbe riavere a disposizione il centrale Gamberini.

COSA NON VA - Al di là delle voci di mercato, è l’infortunio di Roberto Inglese a preoccupare. Al giocatore è stata diagnosticata una distorsione di primo grado al ginocchio destro. Dovrà stare fuori per almeno 15-20 giorni e sarà assente contro Lazio e Juventus. Anche Meggiorini è ai box e Maran, in attacco, dovrà studiare nuove soluzioni.

SAMPDORIA 

COSA VA - Fabio Quagliarella, autore sin qui di 12 reti in campionato, è in grande forma e può puntare al suo record di gol stagionali. Nonostante la crisi di risultati delle ultime settimane, alcuni protagonisti della squadra - su tutti Torreira e Ramirez - stanno tenendo botta. Positivo anche il rientro di Linetty dopo l'infortunio.

COSA NON VA - La Sampdoria è arrivata alla sosta col fiatone (solo 4 punti nelle ultime 7 partite), le certezze di Giampaolo sembrano meno salde ma l’identità di gioco può fare la differenza nella corsa all’Europa. Il rendimento di qualche singolo (Viviano, Barreto e Zapata) non è stato all’altezza nelle ultime partite. Ma forse la pausa ha fatto bene.

FIORENTINA 

COSA VA - I viola non perdono in campionato dal 5 novembre (4-2 con la Roma), da allora 2 vittorie e 6 pareggi, una striscia positiva che la Fiorentina intende allungare alla ripresa con la Sampdoria: una serie che ha trasmesso fiducia, convinzione e autostima. Bene la difesa: soltanto due reti subite nelle ultime sei partite.

COSA NON VA - Pioli invoca più concretezza sotto porta: la sua squadra è quella che in A ha tirato di più (279) ma ha solo il 9° attacco e vince poco. E fuori casa Simeone e Thereau non segnano da oltre 2 mesi. La perdurante assenza dei Della Valle consolida le tensioni con parte dei tifosi, le squalifiche di Astori e Veretout rischiano domenica di pesare molto.

SASSUOLO

COSA VA - L’effetto Iachini ha prodotto la miglior striscia stagionale, con il terz’ultimo adesso posto a sei lunghezze di distanza, nonostante la sconfitta contro il Genoa. Risultati e prestazioni dicono che il momento peggiore è alle spalle, grazie anche al recupero di Duncan, alla sorpresa Goldaniga e alla ritrovata solidità difensiva.

COSA NON VA - L’attacco va a segno ancora con il contagocce: con 13 gol all’attivo, la produzione offensiva neroverde risulta la peggiore del campionato, a pari merito con Benevento e Crotone. Gli infortuni hanno fin qui limitato Berardi: e senza la qualità del calabrese, l’attacco si aggrappa totalmente alle invenzioni di Politano.

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UDINESE

COSA VA - Con l'arrivo di Oddo la squadra ha ripreso fisionomia e coraggio. Il 3-5-2 è probabilmente più congeniale ai giocatori per caratteristiche: l'esempio dei miglioramenti di Adnan è evidente. Funzionano i giovani di talento come Barak e De Paul, che appaiono più liberi ora di esprimersi. Buona la crescita del centrocampo.

COSA NON VA - Manca una punta centrale che possa garantire un adeguato numero di reti, anche se i continui miglioramenti di Lasagna ora fanno sentire di meno l’assenza di un goleador. Ci sono ancora errori da evitare soprattutto in fase difensiva, dove forse manca un centrale forte da gestire con Danilo.

SPAL

COSA VA - La Spal anche in Serie A ha mantenuto la bussola di gioco e compattezza data dalle idee di Semplici. Tra i singoli, ottimi Gomis, Lazzari e Antenucci. La conferma è quella della passione del tifo ferrarese, da record. E l’acquisto di Kurtic nel mercato invernale è il segnale che a Ferrara si crede eccome alla salvezza.

COSA NON VA - Marco Borriello, acquisto di spicco del mercato estivo, sta ancora faticando a inserirsi nel contesto biancazzurro (una sola rete all’attivo). Qualche errore di troppo in difesa è costato tanto in termini di punti: il mercato potrebbe regalare i rinforzi giusti per consolidare la retroguardia (già arrivato Chochev dal Palermo).

VERONA 

COSA VA - L'attaccante Petkovic, il centrocampista offensivo Matos e il difensore Boldor. La buone notizie per Fabio Pecchia arrivano principalmente dal mercato, grazie ai colpo già messi a segno dal ds Filippo Fusco. A questo va aggiunto il completo recupero di Alessio Cerci, che tornerà a disposizione per la sfida con il Crotone.

COSA NON VA - Non è di poco conto l’addio di Martin Caceres, autore di 3 gol in 14 partite e soprattutto sempre tra i migliori della formazione scaligera. Il suo passaggio alla Lazio ha aperto un vuoto in difesa che adesso si cercherà di colmare. Sullo sfondo, poi, resta la classifica poco edificante a preoccupare in chiave salvezza.

CROTONE

COSA VA - Le situazioni di possesso palla e la fase offensiva nella metà campo avversaria sono l’aspetto positivo portato dall’avvento di Zenga. Allo stesso modo la gestione del pallone e l'inserimento del trequartista. La catena di destra contiene discretamente, ma finisce per attaccare poco.

COSA NON VA - La fase realizzativa è il tallone d’Achille della squadra rossoblù. Il Crotone non riesce a far gol e in questo modo non si vincono le partite: la squadra crea occasioni da rete, ma non concretizza con gli attaccanti. Occorre migliorare la pericolosità verso la porta avversaria e l’inventiva dei centrocampisti.

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CAGLIARI

COSA VA - I rossoblù si espimono al meglio con formazioni di prima fascia. Lopez ha stabilito le gerarchie e dal punto di vista tattico c'è stata evoluzione positiva con i reparti che mantengono gli equilibri. La crescita di Cigarini e Pavoletti ha coinciso con il miglior momento nell'andata.

COSA NON VA - In classifica il Cagliari ha 5 punti di vantaggio sulla terz’ultima: situazione da monitorare attentamente. La squadra va rinforzata ora al mercato. Partito Capuano e arrivato Castan, c’è da verificare il centrocampo, dove serve un regista di rincalzo. E una punta “incisiva”, che possa integrarsi con la staticità di Pavoletti.

GENOA 

COSA VA - Con Ballardini sono arrivati 15 punti in 8 partite, con una media da Europa League, e una sola sconfitta. La classifica adesso è decisamente più tranquilla. Inoltre il tecnico ha blindato la difesa, con appena 3 gol subiti e un record di quattro gare consecutive senza subire reti (non accadeva in A dal lontano 1964).

COSA NON VA - I rossoblù segnano pochissimo, dal momento che sono arrivate appena sei reti nelle ultime otto gare. In totale gli attaccanti (Galabinov, Lapadula, Pandev e Pellegri) hanno segnato fino a oggi appena otto gol, con il bulgaro capocannoniere della squadra con tre centri. La speranza è ora riposta in Giuseppe Rossi.

MILAN

COSA VA - La condizione fisica della squadra è in crescita così come il gioco, apparso più fluido nell’ultima partita contro il Crotone e nel derby vinto di Coppa Italia. Calhanoglu è in netta ripresa e può essere un valore aggiunto nella seconda parte di stagione, sia in campionato sia nelle coppe. A Milanello si lavora duro.

COSA NON VA - La classifica piange ancora, con i rossoneri invischiati nella lotta per il sesto posto. Per risalire ci sarà bisogno di un filotto di risultati positivi e - soprattutto - di un netto miglioramento in fase realizzativa, visto che la squadra di Gattuso ha appena il 7% di tiri finiti in rete rispetto a quelli effettuati verso le porte avversarie.

INTER

COSA VA - La sosta non può che aver fatto bene alla squadra, apparsa non stanca, ma di certo poco brillante nell'ultimo periodo. Grazie alla pausa Spalletti ritroverà in difesa Miranda, D'Ambrosio (quasi pronto) e avrà un difensore in più, ovvero il neo acquisto Lisandro Lopez. Il mercato dovrebbe portare ulteriori rinforzi.

COSA NON VA - I risultati dell’ultimo mese - tre pareggi e due sconfitte dopo il 5-0 rifilato al Chievo il 3 dicembre - e l’attacco (2 gol, entrambi di Icardi, nelle partite prese in esame): la fase offensiva si è inceppata, manca la fantasia e se gli avversari bloccano Candreva e Perisic, per Icardi ci sono pochi rifornimenti.

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ROMA

COSA VA - Il ritorno al gol di Dzeko prima della pausa, e aver staccato sia fisicamente che mentalmente per una settimana, potrebbe regalare a Di Francesco un gruppo nuovamente motivato. Reintegrato Nainggolan, al netto delle sirene di mercato, il belga diventa inevitabilmente l'arma in più per affrontare l’ex Spalletti.

COSA NON VA - La squadra nelle ultime uscite è sembrata molle, compassata, sempre seconda sul pallone. Il lavoro muscolare effettuato a ridosso di Natale, ci si augura possa dare i suoi frutti. Il problema al polpaccio sinistro di De Rossi persiste. Probabile che il centrocampista sia disponibile ma non è certo che poi sarà schierato titolare.

TORINO

COSA VA - Morale ed entusiasmo portato dal nuovo allenatore. La vittoria contro il Bologna, inutile nasconderlo, ha rafforzato le speranze di poter raggiungere un posto per l’Europa. E poi c’è Niang che sembra aver ritrovato la condizione dei giorni migliori. Se riuscirà a confermarsi Mazzarri avrà un asso in più per svoltare.

COSA NON VA - Belotti manca tanto. Non segna come lo scorso anno e non riesce ancora, per un motivo o per l’altro, trovare la forma giusta. Se non si sblocca, anche di testa, il Toro ripartirà con il freno a mano. Eppoi Mazzarri deve fare i conti con l’Infermeria: Ljajic, Edera, Barreca e Ansaldi sono ancora infortunati. Mica giocatori qualsiasi...

NAPOLI

COSA VA - L’organico. Con i ritorni di Milik e Ghoulam, il tecnico Sarri si ritrova tra le mani un organico nuovamente “ricco”, così da poter affrontare con tutte le energie il rush finale della stagione e battersi, testa a testa, con la Juventus per lo scudetto. Senza dimenticare l’Europa League, altro obiettivo fissato per questo 2018.

COSA NON VA - “Pronti, via” il Napoli si troverà ad affrontare in trasferta la sua “bestia nera”: l’Atalanta. La squadra di Gasperini ha segnato in tutte le ultime 8 partite e ha perso solo una delle ultime 6 sfide interne contro gli azzurri. Inoltre, negli ultimi due campionati il Napoli ha perso solo due volte in trasferta su 29 partite: con Atalanta e Juventus.

JUVENTUS

COSA VA - Il post sosta restituirà una Juventus in palla, sul pezzo per 90’ come non era accaduto a Cagliari nonostante il successo. Ma vincere anche partite “sporche” ispira ottimismo: prima di fermarsi i campioni d’Italia hanno messo insieme 6 successi di fila tra campionato e Coppe e con un solo gol subito nelle ultime 11 partite.

COSA NON VA - I recuperi di Buffon, Cuadrado, De Sciglio, Dybala e Marchisio (gli ultimi due potrebbero rientrare per Juve-Tottenham) lasciano tranquilli in prospettiva Champions. Ecco perché un problema oggettivo, quello delle assenze, può contenere in sé la soluzione: se la Juve va forte anche senza alcuni big... Nell’attesa il vero Alex Sandro non s’è ancora visto.

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ATALANTA

COSA VA - L'Atalanta vola su tutti i fronti: in campionato, in Coppa Italia e in Europa. Concretezza, velocità e gioco di squadra sono le caratteristiche dei ragazzi di Gasperini e di un modulo, il 4-3-1-2, che sanno interpretare come un'orchestra. È la squadra ammazzagrandi, ha travolto Napoli (in Coppa) e Roma nell'ultimo mese.

COSA NON VA - Difficile trovare difetti a questa squadra, semmai è dai singoli che ci si aspetta di più. Pochi gol da Petagna, che però fa un grandissimo lavoro in fase d’attacco, e sempre in attacco ci si aspettava di vedere all’opera un giocatore Under 21 come Orsolini finora poco impiegato e, non a caso, inserito in molte voci di mercato.

BOLOGNA

COSA VA - E’ un paradosso, ma il rumore provocato dall’affare Verdi ha distolto l’attenzione dalla squadra. Il Bologna ha potuto lavorare con una certa tranquillità in vista della gara-chiave col Benevento, in coda a quattro sconfitte su cinque. L’innesto di Dzemaili potrà dare pericolosità offensiva al centrocampo.

COSA NON VA - Da un punto di vista strettamente tecnico, la squadra ha smarrito la direzione: a Torino ha toccato il fondo, rendendo realistici i fantasmi di una seconda parte di stagione che potrebbe essere anonima, nel migliore dei casi. La difesa è un gruviera: avversari a segno in dodici delle ultime tredici gare.

BENEVENTO

COSA VA - Nell’ultimo mese si è assestata la difesa, ora passata a tre. Decisivo il rientro di Lucioni, apportatore di equilibrio e sicurezza. E’ anche per questo che la sentenza del Tribunale Nazionale Antidoping prevista per oggi è seguita con apprensione. In netta risalita l’attacco, con Coda cecchino infallibile.

COSA NON VA - Necessario trovare continuità, acquisire qualche giocatore di esperienza e un difensore centrale nella malaugurata ipotesi di una squalifica del capitano. Probabilmente anche un portiere, visto che né Belec né Brignoli hanno convinto del tutto. Infine, si spera di interrompere la lunga sequela di infortuni.

LAZIO

COSA VA - Due gare di fila all’Olimpico, l’arrivo di Caceres e la ritrovata vena di Immobile. La Lazio segna più di ogni altra nella sua storia e questo è un buon motivo per credere che, già con il Chievo, Inzaghi non sarà tradito dall’attacco. Dietro Immobile, scalpita Luis Alberto. Insieme con lui anche un rinato Anderson.

COSA NON VA - Ultimamente sono stati incassati troppi gol. In più, mettiamoci che domenica sarà squalificato anche Radu, con Inzaghi che per la prima volta dovrà schierare insieme Wallace e Bastos ai lati dell’olandese. Dovrebbe partire dalla panchina il nuovo arrivato Caceres. Anche Lulic non è al top, potrebbe fare spazio a Lukaku.

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