TORINO - «Sono in ritiro a Marbella, però mi sono già organizzato per vedere la semifinale di Coppa Italia». Per Massimo Carrera, tecnico campione di Russia in carica con lo Spartak Mosca, Atalanta-Juventus sarà sempre una partita speciale. «Il ricordo più bello dei tempi bergamaschi - racconta l’ex difensore, in passato anche assistente di Antonio Conte - è la promozione raggiunta con il blocco del vivaio: Donati, Zenoni, Zauri, Pellizzoli, Rossini... Beh, quello in bianconero è la Champions del 1996. In autunno ho vissuto i gironi europei da protagonista (il suo Spartak, arrivato terzo dietro Liverpool e Siviglia, è retrocesso in Europa League, ndr) e penso che la Juventus abbia le carte in regola per riuscire a vincere la Coppa».
Nel Liverpool c’era un certo Emre Can, promesso sposo juventino per giugno.
«E’ davvero forte, centrocampista completo: abbina tecnica, fisico, forza. E’ un top».
In estate, proprio dall’Atalanta, sbarcherà a Torino anche Caldara.
«Farà bene anche alla Juve. Al suo fianco troverà gente come Chiellini e Barzagli, campioni bravissimi pure a far crescere i compagni. Allenarsi con loro è come andare all’Università».
Da allenatore europeo con quali curiosità si avvicina alla semifinale d’andata di Coppa Italia tra Gasperini e Allegri?
«Il risultato non è scontato. La Juventus ha più qualità, però l’Atalanta è una squadra super organizzata: ogni giocatore conosce il proprio compito e lo svolge ottimamente».
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