TORINO - Non sarà una battaglia all’ultimo centesimo di euro utile per sbloccare la trattativa, anche se nel contempo sarebbe altrettanto erroneo pensare a un affare semplificato dalla presenza di una clausola. Però la Juventus e Lorenzo Pellegrini si stanno sensibilmente avvicinando: siamo lontani dallo scambio degli anelli, ma alle nozze stanno pensando entrambi i potenziali futuri coniugi. Il 21enne romano rappresenterebbe il piatto forte del mercato italiano dei bianconeri, al pari del già atteso Mattia Caldara. Il condizionale è obbligatorio e la coppia Marotta-Paratici deve tenere in caldo una sorta di via d’uscita qualora Pellegrini valutasse l’ipotesi di una permanenza nella capitale nonostante il fortissimo pressing dei vicecampioni d’Europa. E la via d’uscita in questione porterebbe i dirigenti bianconeri a stringere con l’Atalanta (con cui i rapporti sono buoni) per Bryan Cristante, più “vecchio” di oltre un anno rispetto al rivale, ma per alcune ragioni meno stuzzicante del rivale.
GAP - Bergamo, per esser chiari, è una piazza di medio cabotaggio: non è Roma. E le pressioni sono evidentemente differenti: il salto in una big, Pellegrini, l’ha compiuto, l’abitudine a una grande piazza è consolidata, mentre Cristante sembra intrigare meno già solo perché, per esempio, al Benfica - la realtà più prestigiosa tra quelle frequentate in carriera - non ha inciso granché. Ferma restando la pur leggera differenza di età, anche il prezzo del cartellino cambia. Dai 25 milioni variabili fino a 30 in base alle presenze del romanista ai 35 chiesti dall’Atalanta per liberare il friulano la differenza salta agli occhi. Non è un gap esagerato, però può avere la sua importanza nelle considerazioni dei vertici juventini. In comune, tra Pellegrini e Cristante, c’è l’ampia concorrenza che a seconda della consistenza delle avance alita sul collo degli interessati: per il nerazzurro attenzione a Monaco, West Ham e Liverpool, per il giallorosso è confermato il corteggiamento solo in apparenza ben poco insistente dell’Atletico Madrid anche se i contatti sotterranei fra il suo entourage e gli emissari juventini proseguono senza sosta. Il gradimento di Pellegrini non è considerato un problema dalle parti in ballo, pur se si tratterebbe di lasciare la squadra in cui entrò a nove anni e se si eccettua un biennio in prestito al Sassuolo l’ha sempre visto protagonista [...]
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