Quattro giocatori dell'Udinese da tenere d'occhio

Da Widmer a Barak e Fofana, quanti osservati speciali tra i friulani oggi contro la Juventus
Quattro giocatori dell'Udinese da tenere d'occhio© ANSA

TORINO - Oggi all’ora della pennica domenicale (non per loro, ovvio) in quattro dovrebbero giocare dall’inizio e il quinto potrebbe accomodarsi su una delle confortevoli sedute dello Stadium riservate ai non titolari. Nel gruppone dei calciatori marchiati Udinese e stipendiati per cercare di infastidire la Juventus, questa Juventus reduce dal trionfo di Wembley, compaiono in ordine sparso: Antonin Barak, 23 anni, nazionalità ceca, professione mezz’ala destra; Seko Fofana, classe ’95, franco-ivoriano, mansioni da interno sinistro; Jakub Jankto, anni 22, ceco, trequartista; Silvan Widmer, 25enne, svizzero, ala destra. In panchina, invece, ecco Rodrigo De Paul, classe 1994, italo-argentino di passaporto, fantasista. La pronuncia del cognome crea discussioni, non il suo destino che a meno di ripensamenti da parte di Oddo farà rima con i seggiolini della Continassa.

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I campioni d’Italia, al cospetto dei nomi succitati, tengono gli occhi aperti. Non da ieri in verità, perché soprattutto nel caso di Widmer, sbarcato a Udine cinque anni fa, i sondaggi e le telefonate sono tutt’altro che recenti. Ma gli uomini mercato juventini restano alla finestra: ogni tanto s’affacciano, altre volte si ritraggono, però l’interesse rimane.

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APPEAL Widmer, per dire. L’elvetico, considerato l’erede di Stephan Lichtsteiner anche in Nazionale, piace da almeno tre anni, è legato all’Udinese per due stagioni e ha un ingaggio del tutto alla portata delle casse juventine. Oggi se la vedrà con i secondi della classe in corsia di sorpasso sulla capolista e il test è di quelli delicati. Sul conto di Widmer, peraltro, in tempi diversi si sono informate le milanesi e un paio di club in Premier. Tra fasce e linea di mezzo, è naturale che gli attuali punti di forza dell’Udinese non godano del medesimo appeal suscitato dal romanista Lorenzo Pellegrini (ancora in pole quanto al colpo “made in Italy”) o dall’atalantino Bryan Cristante, ma il monitoraggio juventino resta vivo. Prendete l’ex Manchester City Fofana, pagato 5 milioni nell’estate 2016 e che ora vale più del doppio.

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Oppure la coppia ceca Jankto-Barak, valutata complessivamente intorno ai 30 milioni, destinata a incrociare oggi Pavel Nedved che osserverà con attenzione i connazionali. Del resto gli apprezzamenti del vicepresidente juventino sono tutto tranne che un mistero. E De Paul? Per gli esperti, fin dalla gioventù l’argentino è un mix tra Erik Lamela e James Rodriguez. Vederlo in panchina, forse, farà tristezza ai cultori del calcio rapido e tecnico.

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TORINO - Oggi all’ora della pennica domenicale (non per loro, ovvio) in quattro dovrebbero giocare dall’inizio e il quinto potrebbe accomodarsi su una delle confortevoli sedute dello Stadium riservate ai non titolari. Nel gruppone dei calciatori marchiati Udinese e stipendiati per cercare di infastidire la Juventus, questa Juventus reduce dal trionfo di Wembley, compaiono in ordine sparso: Antonin Barak, 23 anni, nazionalità ceca, professione mezz’ala destra; Seko Fofana, classe ’95, franco-ivoriano, mansioni da interno sinistro; Jakub Jankto, anni 22, ceco, trequartista; Silvan Widmer, 25enne, svizzero, ala destra. In panchina, invece, ecco Rodrigo De Paul, classe 1994, italo-argentino di passaporto, fantasista. La pronuncia del cognome crea discussioni, non il suo destino che a meno di ripensamenti da parte di Oddo farà rima con i seggiolini della Continassa.

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