TORINO - «Notevoli margini di miglioramento e prospettiva futura di livello internazionale». Si conclude così la relazione tecnica di Nicola Liguori, fidato scopritore di talenti del dirigente Pierpaolo Marino e ora osservatore anche per Tuttosport, sul 20enne centrocampista dell’Ajax Donny Van De Beek.
Liguori, cosa l’ha colpita di Van De Beek?
«La prima volta che l’ho visto giocare sono rimasto colpito dai suoi eccellenti tempi di inserimento. Poi, come d’abitudine, l’ho visionato altre volte in condizioni differenti (in casa e in trasferta, con terreni di gioco vari...) per avere conferme sugli aspetti positivi o smentite su quelli negativi. E alla fine mi sono appuntato il suo nome: Van de Beek nel giro di due anni può diventare un top nel suo ruolo, un pezzo da 40 milioni. Viste le caratteristiche in futuro lo vedrei bene in club come Juventus o Bayern Monaco».
Che tipo di centrocampista è?
«E’ un universale, può giocare in tutte le posizioni. In Olanda, fin da ragazzini, ti abituano a saper fare tutto e Van De Beek si è formato con questa mentalità: può essere impiegato indifferentemente in una mediana a tre o a due. E’ un tuttocampista (vedi campetto a fianco)».