Zidane, conferenza stampa a sorpresa: è addio al Real Madrid

Scelta clamorosa del tecnico francese: «Non sono stanco, ma non cerco un'altra squadra. Decisione che non ha nulla a che fare con Cristiano». Florentino Perez: «Questa sarà per sempre casa tua». Ecco tutte le ipotesi per il dopo Zizou
Zidane, conferenza stampa a sorpresa: è addio al Real Madrid© Getty Images

MADRID (Spagna) - Zidane lascia il Real Madrid, è ufficiale. Il tecnico francese ha convocato una conferenza stampa a sorpresa comunicando la propria decisione insieme al presidente Florentino Perez: «Il prossimo anno non siederò più su questa panchina. È il momento giusto per lasciare, questa squadra deve continuare a vincere. E per vincere ci vuole un cambio. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare. Può essere un arrivederci, il Real mi ha dato tutto. Io continuerò ad essere vicino al club. Per molti non può avere senso, ma per me era il momento di cambiare, sia per me che per i giocatori. Dopo tre anni era la decisione più giusta. Ripeto, capisco i dubbi. Io però voglio solo ringraziare i tifosi e i giocatori che mi hanno sempre appoggiato. In una stagione ci sono momenti complicati e i fischi ci possono stare, lo capisco visto che siamo il Real Madrid. Io però li ringrazio per tutto, non solo loro ma anche le persone che lavorano nel club dagli uffici ai magazzinieri fino ai dottori. Le vittorie sono di tutti, non solo di poche persone. La mia scelta non ha nulla a che fare con Cristiano Ronaldo. Non sono stanco di allenare, ma non cerco un'altra squadra».

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AVVISATI I CAPITANI - «I giocatori hanno bisogno di un cambio di guida. Questo è un club esigente, ha una storia grandissima e ai giocatori è richiesto sempre di più. Adesso è giusto che abbiano nuovi stimoli per continuare a vincere. Ho già parlato con Sergio Ramos e con gli altri capitani della squadra».

LE PAROLE DI FLORENTINO - «Questa è una decisione inaspettata. Mi rende molto triste perché l'ho amato come giocatore e come allenatore. Non ero preparato a questa notizia. Mi sarebbe piaciuto convincerlo a cambiare idea, ma ha preso questa decisione. Questa sarà la sua casa e la sua famiglia per sempre. Voglio ringraziarlo per la dedizione, la passione, l'amore e tutto ciò che ha fatto per il Real Madrid in questi anni. L'unica cosa che voglio dire è che è questo un arrivederci perché non ho dubbi che tornerà qui un giorno».

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CHI ALLENERÀ IL REAL - E ora? È la domanda che la stampa spagnola e il popolo madridista si pongono dopo l'annuncio di Zinedine Zidane che nella prossima stagione non sarà sulla panchina del Real Madrid. Secondo il sito del quotidiano "Marca", l'ipotesi numero 1 è quella che porta a Mauricio Pochettino che ha un contratto con il Tottenham, ma nel cui accordo sarebbe presente una clausola che gli permetterebbe di liberarsi in caso di una chiamata del Real che, a questo punto, diventa molto probabile. Anche “As” fa il nome dell'argentino, ma aggiunge anche l'attuale ct della Germania, Joachim Loew, il tedesco del Liverpool, Jurgen Klopp, il francese ex Arsenal, Arsene Wenger, e l'ex centrocampista Guti. 

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LA REAZIONE DI CR7 - Tra i giocatori più spiazzati c'è sicuramente Cristiano Ronaldo che riteneva Zidane uno dei motivi più forti per rimanere al Real. Secondo quanto riportano i media spagnoli l'attaccante portoghese avrebbe appreso la notizia a Marbella dimostrandosi sorpreso e molto arrabbiato. Questo addio potrebbe spingere CR7 lontano da Madrid ma per il Real non sarebbe certamente facile ripartire ammainando le due bandiere più importanti.

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MADRID (Spagna) - Zidane lascia il Real Madrid, è ufficiale. Il tecnico francese ha convocato una conferenza stampa a sorpresa comunicando la propria decisione insieme al presidente Florentino Perez: «Il prossimo anno non siederò più su questa panchina. È il momento giusto per lasciare, questa squadra deve continuare a vincere. E per vincere ci vuole un cambio. Voglio bene a questa squadra e al presidente, a cui sarò grato per sempre, ma oggi per me e per la squadra è giusto cambiare. Per questo ho scelto di non continuare. Può essere un arrivederci, il Real mi ha dato tutto. Io continuerò ad essere vicino al club. Per molti non può avere senso, ma per me era il momento di cambiare, sia per me che per i giocatori. Dopo tre anni era la decisione più giusta. Ripeto, capisco i dubbi. Io però voglio solo ringraziare i tifosi e i giocatori che mi hanno sempre appoggiato. In una stagione ci sono momenti complicati e i fischi ci possono stare, lo capisco visto che siamo il Real Madrid. Io però li ringrazio per tutto, non solo loro ma anche le persone che lavorano nel club dagli uffici ai magazzinieri fino ai dottori. Le vittorie sono di tutti, non solo di poche persone. La mia scelta non ha nulla a che fare con Cristiano Ronaldo. Non sono stanco di allenare, ma non cerco un'altra squadra».

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