© www.imagephotoagency.itTORINO - La sentenza potrebbe arrivare in giornata, ma non è detto. La commissione disciplinare dell’Uefa ha cominciato a discutere del caso Buffon, l’ex capitano della Juventus espulso la sera dell’11 aprile al Bernabeu per le veementi proteste contro l’arbitro inglese Michael Oliver che fischiò un rigore discutibile per un presunto fallo di Medhi Benatia su Lucas Vazquez, risultato determinante per l’eliminazione dei bianconeri nei quarti di Champions a beneficio del Real Madrid. In seguito il portiere s’era espresso in toni molto accesi contro il direttore di gara, al punto che lo stesso Buffon s’aspetta una squalifica - si parla di un minimo di due giornate - per il cartellino rosso ricevuto sul campo.
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Aperto il procedimento, i componenti della commissione sono al lavoro per valutare la portata delle accuse mosse a Buffon in base al referto stilato dall’arbitro Oliver: la violazione dell’articolo 15 del Regolamento Disciplinare (relativo all’espulsione) e dell’articolo 11 legato ai principi generali di comportamento. La commissione, presieduta dall’austriaco Thomas Partl, sta esaminando oltre 100 casi con la situazione Buffon che è stata considerata tra le cinque più delicate da analizzare: ecco perché non è detto che oggi si arrivi a sentenza. C’è il rischio che Buffon subisca uno stop più prolungato, qualora fosse ritenuto colpevole di “condotta violenta”. In ogni caso il futuro parigino di Gigi non sembra in dubbio, tanto più che Alphonse Areola, il titolare fra i pali del Psg, potrebbe essere ceduto.