Calciomercato Roma, affondo Liverpool per Alisson: 70 milioni. Chelsea alla finestra

Il club giallorosso sta valutando l'offerta dei Reds: Monchi vorrebbe chiudere a 75 milioni
Calciomercato Roma, affondo Liverpool per Alisson: 70 milioni. Chelsea alla finestra© Marco Canoniero

ROMA - Entra nel vivo la vicenda di mercato di Alisson: è appena arrivata un'offerta scritta da parte del Liverpool per il portiere brasiliano della Roma, che il club giallorosso sta valutando. Nessuna conferma sulle cifre, ma si tratta di una proposta vicino alle richieste del ds Monchi, che valuta il giocatore oltre 70 milioni. In ogni caso, a Trigoria non si esclude a breve un possibile inserimento anche da parte del Chelsea. Mentre Alisson si gode con la famiglia il mare della Sardegna, il Liverpool ha deciso di rompere gli indugi con un'offerta scritta che si avvicinerebbe a 70 milioni di euro, bonus compresi. La cifra, secondo Klopp, dovrebbe convincere il ds della Roma Monchi a lasciar partire il portiere: in realtà il dirigente spagnolo vorrebbe chiudere a 75 milioni, e così le parti stanno lavorando per cercare di raggiungere un accordo. In caso di cessione del brasiliano, la Roma è pronta a sostituirlo con Areola del Paris Saint-Germain, con Robin Olsen, portiere classe 1990 del Copenaghen, come alternativa.

PARLA BALDISSONI - In attesa di sviluppi, il dg Baldissoni nel corso della presentazione dell'accordo con l'azienda che produce pasta sottolinea che la Roma "punta ogni anno a competere, e continueremo a valutare quello che si può fare per esserlo ancora di più, ma sappiamo di aver già dimostrato di poterlo essere ogni anno". Insomma la fiducia non manca: "Sarebbe grave se non la avessimo. Siamo convinti di aver dimostrato che le strategie adottate si sono rivelate vincenti. La Roma ha un profilo di competitività internazionale che qualche anno fa non riusciva ad esprimere. Continueremo a lavorare per questo. La trattativa con Hyundai per il back sponsor è in fase avanzata, però le cose si annunciano quando sono definite. Poter consolidare i ricavi, sia attraverso i risultati sportivi che attraverso i partner commerciali, è il mezzo più certo e più rapido per continuare ad essere più competitivi". In termini di crescita, poi, resta fondamentale la costruzione del nuovo stadio di Tor di Valle, il cui processo si è bloccato dopo l'arresto del costruttore Parnasi. "Veniamo da settimane con molta attenzione mediatica nei confronti di qualcosa che è stato, forse per semplicità, definita indagine sullo stadio della Roma. Non lo è, si chiama Operazione Rinascimento - ricorda Baldissoni -. Come ha detto la Procura, il progetto dello stadio non è oggetto dell'indagine e non è viziato. Quindi la Roma ha il diritto di veder completato un procedimento arrivato al termine e passato per una Conferenza dei servizi durata un anno e mezzo. Rendetevi conto di che tipo di vaglio ha subito un progetto del genere. È arrivato al termine e, visto che, come dichiara chi lavora all'indagine, non ci sono elementi per ritenerlo viziato, noi manteniamo fiducia e esprimiamo convinzione e diritto a vederlo realizzato nel più breve tempo possibile. Non solo nell'interessa della Roma, ma anche di questa città e dell'industria calcio". Industria che in questi giorni è in agitazione per il Decreto dignità che al suo interno prevede una stretta sulle sponsorizzazioni effettuate dalle aziende che operano nel settore delle scommesse. "Il decreto è stato appena promulgato, i contratti in essere sono stati realizzati prima, non si firmano in un giorno, sono frutto di trattative di mesi - specifica Baldissoni in riferimento all'accordo siglato nei giorni scorsi con il bookmaker online Betway -. L'accordo con Snai terminava il 30 giugno, nei primi giorni di luglio abbiamo annunciato il nuovo accordo. Ora è uscito il decreto, ci adegueremo alla volontà del legislatore come tutti quanti". 

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