L'Inter su Marotta

Steven Zhang ha incontrato il dirigente e ha deciso: è l’uomo giusto per compiere il definitivo salto di qualità. Dopo il clamoroso divorzio dai bianconeri sono arrivate diverse proposte, fra cui guidare il Club Italia. Ma, una volta rescisso con la Juve, Marotta dirà di sì alla società nerazzurra
L'Inter su Marotta© www.imagephotoagency.it

TORINO - L’amarezza per come si è conclusa la storia con la Juventus è tale che Beppe Marotta, per la prima volta in quasi otto anni e mezzo, ha scelto di non essere allo stadio per seguire la partita con lo Young Boys. Possiamo definirle anche ragioni di opportunità o, per meglio dire, buonsenso, qualità che di sicuro non manca al dirigente chiamato dalla famiglia Agnelli a ricostruire il club bianconero nell’estate del 2010. Ma chi lo conosce bene sa che non è uomo da piangersi addosso, vuoi per il carattere, vuoi per la consapevolezza dei risultati conquistati ovunque sia stato. Da quando, sabato sera dopo la vittoria sul Napoli, Marotta ha annunciato che la sua strada e quella della Juve si sarebbero separate, sono arrivate centinaia di telefonate: di amicizia, di stima, di lavoro. E anche se la voglia di tirare il fiato si fa sentire, più forte di ogni cosa è l’adrenalina, il desiderio di tornare protagonista. Tra le tante offerte, ce n’è una più importante, una che nei pensieri del dirigente varesino sta diventando preponderante: è quella dell’Inter.

L’INCONTRO - Steven Zhang lunedì ha chiesto a Marotta un incontro immediato, approfittando della sua presenza a Milano per l’assemblea di Lega. Al termine della conversazione è rimasto entusiasta e ha confidato ai collaboratori la sua certezza: è la figura che alla società nerazzurra manca, il tassello che completerebbe un organigramma all’altezza delle grandi d’Europa. I contatti sono proseguiti via sms, perché Zhang sa che il pressing su Marotta arriva da molte parti: gli è stato prospettato di diventare direttore del Club Italia, gli è stata proposta una consulenza esterna legata alla riforma dei campionati e, più in generale, alla politica sportiva. Molto presto, di conseguenza, si arriverà a una formalizzazione dell’accordo, anche se prima Marotta deve rescindere dalla Juventus, dove - a parte il ruolo di amministratore delegato che decadrà naturalmente il 25 ottobre - ha un contratto da direttore generale a tempo indeterminato. I suoi avvocati e quelli della società si sono già incontrati e entro una settimana, forse prima, l’intesa sarà raggiunta. Nessuno vuole farne una questione di prezzo: in fondo, è interesse comune, adesso, chiudere al più presto la pratica.

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