© Getty ImagesTORINO - Parigi val bene una messa se sei Enrico il Grande (fine Sedicesimo secolo) e punti a conquistare il Mondo. Se sei Fabio il direttore sportivo e punti alla Champions, funziona al contrario: una partita di calcio - tra Paris Saint German e Lione - val bene una (ennesima) visita a Parigi.
E così Fabio Paratici, fresco di nomina di responsabile dell’area sportiva bianconera a seguito della rescissione del contratto del direttore generale (e amministratore delegato) Beppe Marotta, ieri s’è preso la briga di volare nella capitale francese e accomodarsi in tribuna al Parco dei Principi. [...] Pure Adrien Rabiot era spettatore del match, in quanto squalificato per una giornata: il direttore bianconero - si sa - lo ha individuato quale profilo ideale per la Juventus ormai da tempo, e vede nella sua imminente scadenza di contratto (giugno 2019) uno spiraglio cui aggrapparsi per porre finalmente termine ai corteggiamenti. La concorrenza da battere, in primis, è quella del Barcellona ma la Juventus, appunto, si è mossa con grandissima tempestività ottenendo la fiducia della mamma agente del giocatore. Lo stesso Matuidi - ex pilastro del Psg e ancora della Francia - può rappresentare un jolly non da poco.
Quanto al match di ieri, comunque, spostandosi dalla tribuna al campo, i giocatori prevalentemente nel mirino di Paratici e meritevoli di scouting indossavano la maglia del Lione. Lione che, per la cronaca, è stato in partita sino al 15’ della ripresa (sotto di un gol dal 9’, dopo la rete di Neymar) ma poi s’è sciolto al cospetto d’uno Mbappé incontenibile. Tra i gioiellini (ieri poco appariscenti) dei lionesi, il terzino sinistro 23enne Mendy (potenziale erede di Alex Sandro) , il trequartista 20enne Houssem Aouar e il centrale 21 enne Tanguy Ndombélé. Prestazione generale alla mano, andranno rivisti in una partita meno rocambolesca.
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