Paratici, i pallini di mercato sono Pogba e Rabiot

Il ds della Juventus in pressing sui due francesi che rappresentano una chiusura del cerchio nelle sue strategie: Paul sarebbe un grande ritorno, Adrien il lieto fine di una telenovela
Paratici, i pallini di mercato sono Pogba e Rabiot

TORINO - Due su tutti, i pallini di Fabio Paratici. Che riportano al passato e che proiettano al futuro. Che rappresentano elementi di sicura qualità grazie ai quali provare a rinforzare ulteriormente la Juventus. Trattasi di Paul Pogba e Adrien Rabiot. Entrambi francesi, combinazione. Ma non è per combinazione - semmai per conseguenza - che domenica scorsa Paratici era a Parigi (Stadio dei Principi, in tribuna, durante il big match di Ligue1 vinto per 5-0 dai padroni di casa del Paris Saint Germain ai danni del Lione). Pogba e Rabiot che peraltro rappresentano una sorta di chiusura del cerchio per il dirigente appena diventato capo dell’area sportiva bianconera, ruolo ereditato da Beppe Marotta (che non sarà più proposto quale amministratore delegato, e che conseguentemente rinuncia previa transazione anche al ruolo di direttore generale). Rappresentano una chiusura del cerchio perché Pogba - da lui cominciamo - è il primo grandissimo giovane talento su cui Paratici ha messo le mani in qualità di dirigente bianconero. Correva l’anno 2012, l’operazione venne formalizzata il 3 agosto ma questa data non è che il culmine di un lungo lavoro fatto in precedenza in termini di scouting e di strategie, insieme con l’agente Mino Raiola. Ebbene, Pogba divenne gradualmente un pilastro della squadra e si rivelò uno dei giocatori più forti e interessanti del panorama internazionale. Cederlo di nuovo al Manchester United - quattro anni dopo - inducendo gli inglesi a investire 105 milioni d euro per un giocatore perso a quasi zero euro, ha rappresentato da un lato un motivo di orgoglio ma dall’altro un grande dispiacere.

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