© Getty ImagesMILANO - «Siamo in una fase di scouting, stiamo guardando tante partite e monitorando quanto c’è di buono in giro. Se ci sarà bisogno di rinforzare la rosa, l’Inter si farà trovare pronta perché in questo abbiamo una proprietà molto sensibile». Le parole del ds Piero Ausilio sono fedele fotografia di quanto sta accadendo nelle segrete stanze di Appiano Gentile. In questa fase della stagione, oltre a soppesare la rosa in vista della riapertura del mercato, occorre anche pesare i miglioramenti dei migliori talenti in prospettiva. L’Inter in tal senso ha concentrato i suoi sforzi essenzialmente su due ruoli. Innanzitutto il centrocampo, reparto in cui il club compirà almeno un paio di colpi nell’estate che verrà, poi il portiere, considerato che Samir Handanovic a luglio compirà 35 anni e, nonostante un contratto rinnovato fino al 2021, sarà presto necessario pensare a un suo erede.
BARELLA - Mentre quello legato al portiere è un discorso in prospettiva, più stringente è la necessità di aggiungere ancor più qualità al centro dopo che l’innamoramento per Modric si è dissolto come un fuoco fatuo. Nessuno si è dunque stupito se mercoledì a Marassi ci fosse il tutto esaurito tra gli osservatori per valutare il debutto in Azzurro (per di più da titolare) di Nicolò Barella. Oltre allo 007 spedito da Ausilio, c’era pure un emissario del Milan, essendo il capitano del Cagliari obiettivo sensibile pure di Gattuso.
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LIVERPOOL E ATLETICO - Nelle pieghe dell’incedibilità dichiarata dal Cagliari è emersa però una quotazione (38 milioni) che farebbe tentennare il club, anche perché sarà difficile trattenere il ragazzo per un’altra stagione sull’isola. Il Liverpool si sente in pole (l’affare Klavan è testa di ponte per puntare ad anticipare la concorrenza), l’Atletico Madrid è pronto a inserirsi e Milano non resta a guardare anche perché, pure in ottica azzurra, potrebbe essere la scelta migliore per il ragazzo rimanere in Italia.
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