Marotta-Inter, c'è il via libera

Il dirigente chiude ufficialmente la sua storia con la Juve. Adesso è libero di rispondere alla chiamata di Zhang
Marotta-Inter, c'è il via libera© www.imagephotoagency.it

Beppe Marotta da ieri pomeriggio non è più un dirigente della Juventus. Nella sostanza non lo era più da un mese, quando il 29 settembre nel post partita di Juventus-Napoli aveva annunciato il suo addio, voluto da Andrea Agnelli per un rinnovamento e ringiovanimento della società. Rimaneva, tuttavia, un legame fra il dirigente lombardo e la Juventus, perché Marotta non era solo l’amministratore delegato della società, ma pure il dg, ruolo per il quale c’era un contratto differente e, oltretutto, a tempo indeterminato. In queso mese e qualche giorno, l’ex amministratore delegato nonché direttore generale della Juventus, ha trattato con i vertici bianconeri sul come uscire dal suo ruolo in maniera completamente indolore e ieri le parti hanno trovato l’accordo per l’addio consensuale. In un comunicato, la società bianconera spiega: «che sono stati sciolti i rapporti di lavoro dirigenziale con il signor Giuseppe Marotta con il riconoscimento al medesimo dell’indennità sostitutiva di preavviso che ammonta all’importo lordo di € 361.775, nonché dell’ulteriore importo lordo complessivo di € 361.775 a titolo transattivo e di incentivo all’esodo e con il signor Aldo Mazzia, riconoscendo allo stesso l’indennità sostitutiva di preavviso per l’importo lordo di € 278.000, nonché l’ulteriore importo lordo complessivo di € 309.000 a titolo transattivo e di incentivo all’esodo». Considerato l’incentivo di lungo termine che Marotta ha incassato, come molti altri dirigenti della Juventus, proprio quest’anno, lascia la Juventus con circa 6 milioni di euro (la maggior parte dei quali però legati proprio al bonus quadriennale che Marotta avrebbe incassato comunque perché erano stati raggiunti gli obiettivi fissati dall’accordo).

Finisce così un matrimonio durato otto anni, dalla primavera del 2010 all’autunno del 2018, nei quali sono stati vinti 7 scudetti, 4 coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane e centrate due finale di Champions League. Risultati che, uniti alla salute del bilancio, stanno tentando il nuovo presidente dell’Inter Steven Zhang che vede in Marotta l’uomo che, come ha fatto con Andrea Agnelli, può guidarlo con esperienza e saggezza nella ricostruzione di una grande Inter.

ORA L’INTER - E Marotta potrebbe finalmente rispondere di sì, avendo risolto il suo rapporto con la Juventus ed esserendo libero da clausole che gli vietano di accasarsi con altre società. L’Inter non è l’unica squadra che ha iniziato a pensare a Marotta (che ha respinto una grande offerta anche dall’Arsenal in estate), ma è quella che si è mossa con maggiore determinazione sul dirigente. A questo punto, Marotta si è concesso ancora un periodo di vacanza, per prendere fiato dopo 8 anni rutilanti alla Juventus. Poi potrebbe raggiungere l’Inter di Zhang per provare a realizzarne l’ambizioso progetto, magari prima della fine dell’anno solare oppure subito dopo. Non attenderà moltissimo, quindi, Marotta: anche perché l’inattività gli provoca più fastidio che relax, abituato com’è a correre sempre alla massima velocità. E anche se nelle ultime settimane ha sempre negato i contatti con l’Inter, è possibile vederlo operativo a Milano in un paio di mesi o, al più tardi, in primavera. Molto dipenderà da Zhang e dalle sue tempistiche.

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