C'è Marotta tra Barella e la Juventus

Il sardo sfida i bianconeri, in pole con l'Inter per averlo: primo duello dell'ex ad con Paratici
C'è Marotta tra Barella e la Juventus© www.imagephotoagency.it

TORINO - In attesa di arrivare a giocarselo, perché quello è il suo futuro, Nicolò Barella con lo scudetto ha in comune le pretendenti: Juventus, Inter, Napoli e Roma. In più, per lui stanno cominciando a muoversi anche le big straniere, Liverpool in primis, attirate dalle ottime prestazioni in maglia azzurra che hanno permesso al ventunenne centrocampista cagliaritano di mettersi in mostra anche a livello internazionale. Per il momento, però, sono le grandi italiane le favorite ad accaparrarsi il gioiello del settore giovanile rossoblù, capace due stagioni fa di conquistarsi un posto da titolare in Serie A a 19 anni, per poi conscrarsi l’anno scorso con 34 presenze e 6 gol. «Mi piace, è giovane e bravo - lo ha elogiato Allegri ieri - anche se i giocatori vanno allenati per conoscerli. E’ uno dei giovani, con Bernardeschi, Chiesa, Rugani, Romagnoli e altri, che saranno il futuro della Nazionale».

DOPPIO DERBY - Forse anche il futuro della Juventus, che però diversemente da quanto sta accadendo nella corsa scudetto, non già un netto vantaggio e non è strafavorita. E’ una delle favorite, questo sì, ma l’Inter è sulla stessa fila e Milan, Napoli e Roma poco dietro. La sfida tra bianconeri e nerazzurri ne racchiude in sé anche un’altra molto speciale. A seguire i progressi di Barella e a tenersi informato con il Cagliari sulla sua situazione, fino a poche settimane fa era stato ovviamente anche Giuseppe Marotta. Che presto ricomincerà a farlo, ma dalla sede dell’Inter e non da quella della Juventus, aiutando il ds nerazzurro Piero Ausilio, a sua volta da tempo impegnato sul fronte Barella, a battere la concorrenza bianconera. Per il cagliaritano andrà dunque in scena anche un derby tra Marotta e Fabio Paratici, una sfida tra maestro e allievo (fu l’ex ad bianconero ad assumere alla Sampdoria Paratici, al primo incarico dirigenziale dopo il ritiro da calciatore), destinata a ripetersi almeno su altri due fronti.

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