Pogba, ricomincia il pressing della Juventus

Il francese inebriato dall’«amore incredibile» dei tifosi bianconeri
Pogba, ricomincia il pressing della Juventus© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Paul Pogba è rientrato a Manchester con il cuore gonfio e la testa traboccante di pensieri meravigliosi. La notte dello Stadium, degna conclusione di un gradevole soggiorno torinese grazie al successo preso per i capelli e strappato alla Juventus anche grazie a lui (punizione procurata e inserimento decisivo: i due gol dello United sono in parte suoi), gli resterà nel cuore a lungo. Impossibile resistere, per chi lasciò Carrington scatenando la solenne arrabbiatura di Sir Alex Ferguson, al fascino esclusivo del contatto con lo Stadium, con gli occhi di tifosi che per quattro anni hanno parlato la sua stessa lingua, rapiti dal ricordo dei Pogboom che furono. E che forse torneranno, se tutto andrà come deve andare. Perché anche nel mercato, territorio in cui l’imponderabile ha residenza a vita, una logica c’è. Basti accostare l’una all’altra le tessere del puzzle e dedurre che tutte le parti coinvolte desiderano la stessa cosa.

I DIRIGENTI - La Juventus, tramite il ds Fabio Paratici supportato dal vicepresidente Pavel Nedved, l’altra sera ha manifestato la propria posizione: «Vogliamo bene a Pogba, è un grande giocatore», il sunto. Del resto la situazione del centrocampo bianconero è in evoluzione: Sami Khedira è appena rientrato ma è difficile che possa emulare i 2.877 minuti vissuti in campo la scorsa stagione; Emre Can tornerà, ma il suo recupero va monitorato; Miralem Pjanic, Rodrigo Bentancur e Blaise Matuidi non sono robot abituati a giocarle tutte. Per evitare di affidarsi a calciatori adattati, i dirigenti bianconeri non aspetteranno necessariamente l’estate per scatenarsi.

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