Il Psg e il caso etico: «Sì, paghiamo per trasmettere dei valori»

Comunicato del club sul "premio etico" nel contratto di Neymar e di altri giocatori per salutare il pubblico: "Lo fa anche la nazionale francese, è tutto legale"
Il Psg e il caso etico: «Sì, paghiamo per trasmettere dei valori»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Dopo le ultime accuse piovute a seguito delle carte di "Football Leaks", il Psg ha risposto anche in merito alla formula contrattuale che ha convinto Neymar a trasferirsi da Barcellona alla capitale francese, definita operazione "gold". "Quello previsto nel legame col giocatore brasiliano e' un premio etico, al pari degli altri giocatori del club. E' parte integrante del suo stipendio; non e' un bonus", ha precisato il Paris Saint Germain, contestando dunque le interpretazioni "maligne" dell'associazione Football Leaks."Questo premio e' previsto nello stipendio mensile di tutti i giocatori professionisti e della cantera. Tale premio non riguarda il raggiungimento degli obiettivi: il suo scopo e' l'insegnamento dei valori in cui crediamo, che devono essere incarnati dal club e da tutti i suoi componenti", si legge ancora nella nota del Psg. Insomma, per omaggiare i tifosi e andarli a salutare, il campione brasiliano incassa 375.000 euro. Ma non c'è solo lui: per "creare comunione fra il pubblico e i giocatori", ha rivelato il programma "Envoyé special" di France 2, i giocatori del PSG prendono - secondo i casi - da 33.000 euro a 375.000. Nella cifra - sotto la denominazione 'premio etico' - non sono compresi solo gli applausi ai tifosi, ma il comportamento dei giocatori. Nel caso di Neymar, l'enorme cifra prevede anche di rispondere a tutte le richieste di intervista delle tv del gruppo Al Jazeera, fra cui Bein Sport che in Francia ha la maggior parte dei diritti di trasmissione del campionato. Quanto al campione del mondo Killian Mbappé, ha diritto a 30.000 euro di premio etico che può utilizzare per l'alloggio o l'autista. Quanto all'altro attaccante, Edinson Cavani, l'accordo prevede un taglio dei premi se arriva con oltre 15 minuti di ritardo ad oltre il 5% degli allenamenti.

L'OPERAZIONE GOLD E IL PREMIO ETICO - Non c'e' da stupirsi che il PSG abbia dato il nome in codice di 'Gold' all'operazione che ha portato Neymar sotto la Torre Eiffel: secondo i documenti di Football Leaks, ottenuti da 'Der Spiegel' e analizzati da Mediapart e dai suoi partner EIC, le cifre del trasferimento del fuoriclasse brasiliano ex Barcellona sono davvero fantascientifiche. Mediapart conferma innanzitutto la cifra che circolava al momento della firma di Neymar per cinque anni, il 3 agosto 2017, ovverosia uno stipendio di 30 milioni di euro "net net", vale a dire dopo il pagamento dei contributi previdenziali e l'imposta sul reddito. Nel dettaglio, lo stipendio accettato dal PSG (inizialmente il club aveva proposto 25 milioni di euro) comprende un importo fisso di 25,5 milioni di euro e un premio 'etico' pari a 4,5 milioni. Cio' significa che Neymar si impegna a rispettare i valori del club, altrimenti tutto o parte di questo bonus verra' ritirato. I documenti dimostrano che il bonus e' condizionato da dieci criteri tra cui "il dovere di salutare e ringraziare i sostenitori prima e dopo ogni riunione".

GLI ALTRI RETROSCENA - Preso dal Barcellona alla cifra di 222 milioni di euro (l'importo della clausola di trasferimento stabilito dal club catalano), Neymar e' costato al Psg anche la commissione 10,7 milioni per ciascuno dei suoi due agenti, il padre Neymar Jr e l'israeliano Pini Zahavi. I due regalano "sudori freddi fiscali" al Psg, spiega Mediapart, perche' il club e' penalmente responsabile se non versa alle autorita' fiscali francesi una ritenuta alla fonte sulle commissioni pagate ai due intermediari o se non puo' dimostrare di pagare una tassa nel loro paese di residenza fiscale. Ma i due agenti battono i piedi per fornire i rispettivi certificati di residenza fiscale. Zahavi voleva essere pagato tramite una societa' con sede a Malta e a Cipro, ma il PSG minaccio' di non pagargli un terzo del denaro, l'equivalente della ritenuta d'acconto. Neymar Jr voleva anche rimuovere questa clausola fiscale. Il primo forni' finalmente un certificato di residenza fiscale in Israele, il secondo scelse di dedurre dal suo importo quello del pagamento alla fonte da parte del PSG. E poi, sempre secondo Football Leaks, tra sponsor e contratti vari, l'operazione-Neymar non sembra particolarmente fruttuosa per le casse dei campioni di Francia. Intervistato da Mediapart, Jean-Claude Blanc, numero due del club, smonta la tesi: "Aumentera' la vendita dei biglietti, la sponsorizzazione, il merchandising e rinegozieremo i contratti con gli sponsor. La curva dei redditi sale gradualmente e i diritti TV aumenteranno in due anni". (in collaborazione con Italpress)

 

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