TORINO - La Juventus ha individuato da tempo Matthijs De Ligt come l’elemento su cui puntare con decisione per una rifondazione (anagrafica, soprattutto) della difesa. A 19 anni non soltanto è titolare fisso dell’Ajax e della Nazionale olandese, ma è diventato uno degli oggetti del desiderio delle big europee. Così in Germania scrivono che, oltre alle solite due Manchester e al club bianconero, anche il Bayern avrebbe individuato in De Ligt un giocatore da portare a Monaco. Magari anche in fretta, viste le prove che sta offrendo la retroguardia bavarese, non ultima quella in casa del Borussia Dortmund, che sabato avrebbe potuto segnare ben più di tre gol nello scontro diretto, con fatiche assortite da parte della coppia Boateng-Hummels.
Juventus che non perde di vista, poi, altri talenti. Come Jean-Clair Todibo, un altro 1999 come De Ligt. Il Tolosa non ha avuto problemi a lanciarlo titolare quest’anno, lui ha risposto con prestazioni di ottimo livello, ben al di là di un’età giovanissima (compirà i 19 anni il 30 dicembre). In Italia, poi, gli osservatori bianconeri monitorano sempre le prestazioni di altri due centrali di prospettiva. Il primo è il serbo Nikola Milenkovic che, dopo la fase di adattamento della passata stagione, è stato schierato con decisione da Stefano Pioli nella Fiorentina, proseguendo un percorso di crescita cominciato nelle ultime partite dell’ultimo campionato. Il secondo è invece Joachim Andersen, danese approdato quest’estate dal Twente nella Sampdoria. Il suo inizio di stagione è stato tale da porlo al centro dell’attenzione generale. Nelle ultime tre partite la difesa blucerchiata ha passato un periodo infelice (11 reti incassate in tre partite), ma su Andersen non si abbassa la guardia di pretendenti importanti: non soltanto la Juventus ma anche Arsenal e l’immancabile Manchester United.