TORINO - Se Justin Kluivert sarebbe il vincitore del Golden Boy 2018 qualora contasse solo il voto del web, Matthijs De Ligt in realtà si mantiene in piena corsa. E il mercato che continua a vorticare attorno al valoroso capitano dell’Ajax nonché elemento imprescindibile della nazionale olandese moltiplica all’infinito l’appeal di un ragazzo di appena 19 anni davanti al quale si sta spalancando un futuro già clamoroso. Perché De Ligt è un talento vero con le stimmate del campioncino. La Juventus lo segue da un pezzo dopo aver accumulato pile di relazioni sul suo conto, vergate dagli acuti osservatori bianconeri. Il Barcellona s’è messo a ruota dei campioni d’Italia e potrebbero aver bisogno del biondino già a gennaio. L’antefatto? Samuel Umtiti ha appena comprato un box di lusso nell’infermeria blaugrana.
Il francese classe ’93 si recherà a Doha, in Qatar, per sottoporsi a una terapia conservativa che possa evitare l’intervento chirurgico al ginocchio sinistro che in questa stagione lo sta martoriando. Che il transalpino si operi o meno (nella prima ipotesi si prevedono circa sei mesi di stop), il pressing del Barça su De Ligt resta una costante. La differenza vera tra i catalani e gli juventini sta piuttosto in dieci lettere, suddivise in un nome proprio e un cognome: Mino Raiola. L’agente dell’olandese sta valutando da settimane quale sia la soluzione migliore per un calciatore che, stando al solo aspetto economico e alla contingenza del momento, potrebbe essere facilmente persuaso a firmare per il Barcellona da subito. I catalani sono molto ben disposti ad accontentare le richieste dell’Ajax (base d’asta: 50 milioni) ma i buoni rapporti tra Raiola, il responsabile dell’area Sport Fabio Paratici e lo stesso Pavel Nedved assistito durante la sua carriera sul campo dal procuratore italo-olandese rischiano di fare la differenza.
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