Correva l’anno 2016, a cavallo tra inverno e primavera, quando Massimiliano Allegri nel corso di una cena di mercato con i dirigenti bianconeri fece due nomi. Così, a mo’ di proposta: Isco, da un lato; Gonzalo Higuain, dall’altro. Fantasia, qualità e concretezza fuse in un solo corpo, ammesso che a quel tempo la Juventus volesse ingaggiarli in coppia. L’estate successiva sarebbe stata colorata dal tonante arrivo del Pipita a Torino, mentre il Napoli restava con il cerino in mano. Il tecnico, insomma, fu parzialmente accontentato con l’innesto del cannoniere più prolifico del campionato. Quanto allo spagnolo del Real Madrid, non se ne fece nulla. Ma chissà, magari, anzi probabilmente, con la promessa di riparlarne in futuro. Ecco, pare che quel momento si stia avvicinando. Perché in fondo, anche se Beppe Marotta viaggia su altre frequenze, la condizione dettata dall’ex ad bianconero vale tuttora: «Deve essere il giocatore a manifestare l’intenzione di andar via». Appunto: l’ex Malaga, già Golden Boy di Tuttosport, non ha ancora fatto un passo simile, però c’è caso che Santiago Solari resterà alla guida del Real Madrid, al netto di quanto reciti il contratto triennale dell’argentino. Poi forse a giugno si cambia ancora, ma Isco sarà disposto ad aspettare?
CHE FEELING - Il discorso vale anche per Paul Pogba. Di più: nel caso del francese, tra incontri di persona e contatti telefonici, gli intermediari juventini e l’agente Mino Raiola si sono portati avanti con il lavoro, tanto più che il campione del mondo - rispetto a Isco - non ha mai fatto mistero di voler cambiare aria. Trattasi di virgolette rubacchiate dai tabloid inglesi, oppure di sensazioni colte da confidenze interne allo spogliatoio del Manchester United, mentre è naturale che in pubblico (come in occasione della conferenza precedente l’ultima sfida con la Juve) il giocatore abbia detto altro. La verità è che il feeling tra il mondo bianconero e Paul non s’è mai reciso e qui non ci si riferisce unicamente all’ormai nota chat su whatsapp che lega il Polpo agli ex compagni. E’ un puzzle destinato a completarsi nel giro di pochi mesi, a meno che il Barcellona (o il Paris Saint-Germain o chissà chi altri ancora) non intrighi il ragazzo con un’offerta mostruosamente proibita alle pur ricolme casse juventine.
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