Operazione Isco: il Real lo snobba, la Juve accelera

Undicesima panchina: Solari lo ha emarginato. Allegri e Paratici stanno provando l’affondo approfittando del malumore
Operazione Isco: il Real lo snobba, la Juve accelera© AFPS

Visto che il Real lo snobba, la Juventus accelera: ieri pomeriggio Isco si è seduto in panchina per l’undecesima volta da quando Santiago Solari è diventato l’allenatore del Real Madrid e gli ha concesso appena due partite (sostanzialmente inutili) da titolare e per due volte non lo ha nemmeno convocato. La dirigenza bianconera ha capito che è il momento migliore per provare un affondo, puntando sul profondo malcontento del giocatore caduto in disgrazia nel giro di pochi mesi nei quali si è trasformato da perno fondamentale a esubero. E così il suo futuro è sempre più ingarbugliato. Santiago Solari non lo considera adeguato al tipo di fútbol che vuole proporre e nemmeno gli infortuni di Gareth Bale e Marco Asensio per garantire al fantasista malagueño un posto nell’undici titolare dei campioni d’Europa nella partita di ieri contro la Real Sociedad, finita per altro con una clamorosa sconfitta del Real Madrid. Il tecnico argentino, infatti, gli ha preferito Vinicius junior. Una scelta che, a prescindere dal fatto che il brasiliano sia stato il migliore in campo tra i blancos, rappresenta una chiarissima presa di posizione del successore di Julen Lopetegui sulla panchina merengue che non si è fatto problemi a umiliare in questo modo uno dei protagonisti delle tre Champions League consecutive vinte dai madrileni.

SOLARI - Quello che resta da capire, tuttavia, è quanto tempo ancora riuscirà a resistere Solari. Ed è proprio questa incognita a rendere ingarbugliata la situazione di Isco. Gli stessi che, un’ora prima dell’inizio della partita contro la Real Sociedad (quando sono state rese note le formazioni ufficiali), erano convinti che il fuoriclasse spagnolo avrebbe chiesto a Florentino Pérez di andare via già a gennaio, sono stati costretti a ricredersi e cambiare opinione alla fine di una partita sfortunata. E già, perché la sconfitta mette nei guai l’argentino che, da ieri sera, non è più sicuro che toccherà a lui a gestire la pianificazione della prossima stagione del Real e, quindi, nemmeno del futuro Isco che, dalla sua, se la ride, pazientemente, sotto i baffi.

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