TORINO - Il capofila della potenziale Juventus del futuro nella versione “Italian style” è Federico Chiesa. Classe ’97, faccia pulita e un futuro a tinte evidentemente differenti in prospettiva rispetto a quelle attuali. E’ il destino che accomuna i talenti più luminosi del calcio italiano, coloro che a stretto giro di posta saranno oggetto di offerte che sarebbe assurdo non ascoltare. E il club bianconero, non soltanto in ossequio al significato del proprio nome di battesimo, non smette di monitorarli. Prendete Sandro Tonali, altro emergente del pallone nostrano: se Chiesa è un attaccante esterno dotato di fantasia in abbondanza, il lodigiano a soli 18 anni è già uno dei Millennial più sfavillanti d’Europa. Regista di qualità e quantità correttamente assortite, sta tentando società italiane e non solo perché possiede (e mostra, sul campo) una personalità sempre più spiccata. Massimo Cellino, nonostante il giovanotto abbia un contratto biennale con opzione 2022, sa già che perderà Tonali: ecco perché logicamente tirerà su il prezzo finché potrà. Ed è altrettanto noto che a un’ipotetica proposta da una ventina di milioni risponderà molto probabilmente di no, oggi. Anche perché in Premier, tra il Chelsea e i due Manchester, il mercato attorno al “nuovo Pirlo” non manca e non mancherà. In Italia il ragazzo piace soprattutto a Inter e Napoli, mentre la Juve punta a bloccare il giocatore, magari lasciandolo per un’altra stagione a Brescia.