Isco è furioso: la Juve studia il colpo estivo

Rapporti gelidi tra lo spagnolo e Solari: il tecnico valuta se cambiare modulo pur di fare a meno del fantasista già seguito dal City
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TORINO - Questa è la storia di un calciatore che si sente tradito. E’ lui l’attore protagonista di uno degli intrighi più stuzzicanti del mercato che verrà. Lui è Francisco Roman Alarcon Suarez, ma tutti lo chiamano Isco, anche gli impiegati dell’anagrafe di Madrid che ogni volta impazziscono per far stare il nome per esteso sulla carta d’identità del ragazzo. Un tipo che il 21 aprile compirà 27 anni e che nel pieno di una carriera contemplante un curriculum già da sballo (4 Champions, 3 Supercoppe europee e 4 Mondiali per club, innanzitutto) sta vedendo scolorire la propria esperienza al Real Madrid. Il club gli ha voluto bene, al punto da spendere 30 milioni per prenderlo dal Malaga nel 2013, e se l’è coccolato a lungo. Finché un giorno al parco di Valdebebas non si è palesato l’argentino Santiago Solari, già noto in zona perché allenatore del Castilla (la squadra B merengue). Messo lì in panca per risollevare una stagione nata male e sviluppatasi peggio, l’ex centrocampista - a parte il Mondiale per club portato a casa di recente - non si è fatto molti amici nel frattempo. Sul campo il Real balbetta, fuori invece urla. E’ quanto filtra dall’ugola di un Isco sempre più sconsolato, silenziata solamente per il rispetto portato dal medesimo alla maglia che indossa. Perché poi, al netto dei retroscena che non complemancano mai in casi del genere, sono i numeri a parlare: due partite su 16 con Solari in panchina e il fantasista spagnolo titolare. Inaccettabile, anche per chi non è neppure lontano parente della “vittima”.

Questo è il quadro, difficilmente confutabile. E in un simile contesto la Juventus s’è inserita, sorretta da motivazioni particolari: è vero, in attacco la coperta non è né corta né priva di piedi principeschi, ma si dà il caso che nel mercato nulla sia scontato. E a parte i movimenti realisti su Paulo Dybala, non è un mistero che nel Real Madrid del prossimo futuro il presidente Florentino Perez sia chiamato a un corposo restyling: dello staff tecnico, molto probabilmente; della rosa, sicuramente. E siccome negli ambienti vicini ai campioni d’Europa si comincia a sussurrare un nome attualmente legato alla Juve da un contratto lungo (2023, appena rinnovato, rispetto al 2022 di Isco), ecco che un potenziale scenario comincia a spalancarsi.

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