Juventus più giovane a centrocampo: Ndombele, si può

Il piano di rinnovo estivo: la società sta mettendo in atto un programma che ponga le basi per un ricambio generazionale. Due obiettivi: ingaggiare elementi di qualità sul mercato e far crescere i talenti già in casa. Bentancur ed Emre Can saranno i pilastri del futuro, ecco le prossime mosse. Summit in vista con l’agente del francese: il Lione chiede 70 milioni trattabili
Juventus più giovane a centrocampo: Ndombele, si può© Getty Images

TORINO - Chi lo conosce bene, senza dover mettere giù per forza una relazione dettagliata, non esita a definirlo una belva. In senso buono, naturalmente, perché il ragazzo - nato in Francia da genitori di origini congolesi - ama sì scorrazzare lungo le praterie del campo da una metà all’altra, ma non disdegna contrasti, recuperi e soprattutto le ripartenze con progressione palla al piede. Tanguy Ndombele non ha il fisico massiccio di Aaron Ramsey, però le sue caratteristiche tecniche si sposerebbero alla perfezione con il progetto estivo di ringiovanimento del centrocampo della Juventus. La carta d’identità, del resto, parla chiaro: se Emre Can (25 anni) e Rodrigo Bentancur (classe 1997) rappresentano il futuro, con il tedesco al centro di una futuribile trasformazione in nuovo regista difensivo e l’uruguaiano mezz’ala di grande qualità e dalle potenzialità non ancora del tutto esplorate, il resto della mediana dei campioni d’Italia racconta dei 31 anni a testa per Blaise Matuidi e Sami Khedira - curiosamente nati nell’87 a distanza di cinque giorni l’uno dall’altro - mentre i 28 anni di Miralem Pjanic non sono facilmente surrogabili. Però il mercato impazza tutto l’anno ed è certo che a giugno le offerte pioveranno sulla Continassa e sul capo del campione bosniaco.

Avvertenza: qui non si sostiene che l’ex romanista andrà sicuramente via, anche perché trovarne un altro in giro per il mondo sarebbe una missione quasi impossibile. Però i no pronunciati in passato alle avance di Tottenham, Manchester City, Chelsea e Barcellona non sono garanzia di una blindatura a vita del Pianista dei tempi giallorossi. Dunque appaiono giustificati i sondaggi condotti dalla squadra mercato capeggiata da Fabio Paratici: sul fronte dei centrocampisti, ok, ma pure dei terzini e dei fantasisti, da Aaron Ramsey già preso e titolare ieri nel derby con il Chelsea, fino a Isco e Marcelo esclusi nel Real Madrid. Ndombele, dal canto suo, piace parecchio: già nel giro della Nazionale di Didier Deschamps - ha debuttato l’11 ottobre 2018 contro l’Islanda in amichevole sostituendo Paul Pogba, altro presumibile bianconero in prospettiva - il fanciullo vale. Forse non i 70 milioni “strillati” dal presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, che ingaggiò il talento dall’Amiens spendendo solamente una decina di milioni fra prestito e successivo riscatto del cartellino. Però questa sera un uomo marchiato Juventus lo seguirà da vicino nel big match contro il Saint-Etienne in Ligue 1: terza contro quarta in classifica, spettacolo assicurato. E nei prossimi giorni seguiranno altri contatti (e summit conseguenti) tra gli intermediari juventini e l’entourage di Ndombele, un obiettivo non nuovo per i campioni d’Italia: sono almeno tre mesi che il monitoraggio dal vivo del giovanotto ha subito un’accelerata, con Napoli, Inter e Milan in Italia, Chelsea, Arsenal e Tottenham in Premier, alla finestra.

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