© www.imagephotoagency.itNon prendiamo nessun altro. Alla Juventus dicono questo e non potrebbero dire altrimenti anche se stessero disperatamente cercando un’alternativa a Leonardo Bonucci, onde non mettersi nella condizione di essere presi per il collo in una trattativa per un altro centrale. E così vengono smentite le voci di un incontro con il Parma (in realtà Fabio Paratici e il ds emiliano Daniele Faggiano si sono solamente sfiorati nella frenetica giocata di ieri) per riprendere il discorso su Bruno Alves, il 37enne portoghese, amico fraterno di Ronaldo al punto di presenziare alla sua prima conferenza torinese, giocatore di Jorge Mendes e con la giusta dose di esperienza e ambizione per accettare un contratto di sei mesi. Era stato preso in considerazione la scorsa settimana, quando era esploso il caso Benatia, ma poi gli era stato preferito Martin Caceres, che dovrebbe essere annunciato oggi dal club bianconero.
Ora con la prospettiva di perdere Bonucci per quattro o cinque settimane, l’idea Bruno Alves può anche essere tornata di moda, anche se accollarsi due ingaggi , anche solo per sei mesi, con il solo scopo di tappare eventuali buchi in difesa non è l’idea di Paratici o, per lo meno, anche se lo fosse non è quella che indossa ufficialmente. Il ragionamento d’altra parte fila: se Bonucci tornasse anche dopo cinque settimane, perderebbe solo l’andata della sfida all’Atletico Madrid e una serie di partite relativamente facili di campionato (Parma, Sassuolo, Frosinone e Bologna), nelle quali gestire la fatica di Chiellini, con l’alternanza di Rugani, Caceres ed eventualmente De Sciglio riadattato al centro. Poi, probabilmente prima della sfida del San Paolo con il Napoli , Bonucci rientrerebbe e la situazione tornerebbe alla normalità. Ecco perché, secondo Paratici, non serve andare a cercare un altro tappabuchi.
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