Toro, solo uscite ma resta ancora l'ultimo giorno

Fino alle 20 per un colpo di coda. Edera e Lyanco raggiungono Soriano a Bologna da Mihajlovic. Milinkovic va infine all’Ascoli. In arrivo altri giovani: ecco Markovic
Toro, solo uscite ma resta ancora l'ultimo giorno© LaPresse

TORINO - A un giorno (oggi) dal gong che determinerà la chiusura delle operazioni di mercato per quanto riguarda il mese di gennaio, la situazione relativa al Toro è (abbastanza) chiara. Dalla società granata filtra il seguente messaggio: discorsi chiusi fino a giugno, a meno che offerte folli non portino a scossoni che tuttavia non sarebbero semplici da gestire, in una giornata come quella odierna nella quale dalle 20 in avanti non sarà più possibile depositare i contratti, per calciatori in entrata.

Bene fare un passo indietro, per inquadrare lo scenario e comprendere quale proposta possa nel caso far impazzire le ultime ore utili per definire le trattative, in casa granata. Così parlava Cairo, ribadendo un concetto già espresso, nel post partita della prova di Roma: «Belotti non si vende». Una posizione condivisa, ma arricchita da un particolare da Petrachi, nelle ore precedenti la sfida di domenica contro l’Inter: «Per il presidente la cosa più complicata, in questa fase, è rifiutare le importanti proposte che arrivano per alcuni nostri gioielli». Per il Gallo, innanzitutto. Il West Ham ha accarezzato l’idea di rilevare il centravanti, mentre i ricchi cinesi del Dalian Yifang più che l’idea hanno accarezzato lo stesso Belotti, con un’ipotesi di contratto faraonica e una proposta al Torino, per il cartellino del numero 9, vicina ai 60 milioni di euro.

MILINKOVIC-SAVIC ALL’ASCOLI - Una cifra che Cairo non ha ritenuto sufficiente, per dare il via libera alla cessione del giocatore. Se tuttavia quest’oggi la dirigenza del club cinese (o in senso assoluto di un’altra società che però non si scorge, all’orizzonte) dovesse decidere di arrivare a Belotti a ogni costo, e avvicinare se non pareggiare i 100 milioni della clausola fissata per l’estero, allora ciò che in questo momento rientra nei criteri dell’imponderabile potrebbe diventare realtà. Anche perché a 100 milioni il Toro non avrebbe più potere decisionale, ma si dovrebbe attenere alla scelta, libera, dell’attaccante. Fantacalcio? Sì, ma qualche volta, nel mercato, il confine tra la fantasia e la realtà si può assottigliare fino a scomparire.

Della situazione va dato conto, ma è chiaro che vendere Belotti e acquistare un giocatore di pari valore nell’ultimo giorno di gennaio tende all’assurdo. Fondato è invece il passaggio di Lyanco ed Edera alla corte di Mihajlovic. I due giocatori sono arrivati ieri a Bologna, e quest’oggi sosteranno le visite mediche. La formula del trasferimento è quella annunciata: prestito secco. Ergo, entrambi a giugno torneranno alla base rinforzati da quattro mesi trascorsi giocando, presumibilmente, più di quanto avrebbero fatto con Mazzarri. Due uscite alle quali va aggiunto il passaggio, finalmente definito in coda a uno sconcertante tira-e-molla, di Vanja Milinkovic-Savic all’Ascoli, dopo l’esperienza deludente alla Spal (avversaria di domenica al Paolo Mazza, inizio alle ore 12.30). Possibile, poi, il prestito di Damascan, se una squadra di B dovesse bussare con convinzione alla porta di Petrachi.

SOGNI DI GIUGNO - In entrata, sempre salvo clamorosi colpi di scena che potrebbero ad esempio riguardare il difensore Svetozar Markovic, messo nel mirino per giugno, ma potenzialmente acquistabile dal Partizan Belgrado anche in queste ore, il Toro potrebbe restare così.

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