Denis Suarez all'Arsenal in prestito, è ufficiale

Il centrocampista spagnolo arriva ai Gunners fino al termine della stagione e dichiara «Ho un ottimo rapporto con Unai Emery»
Denis Suarez all'Arsenal in prestito, è ufficiale© Getty Images

TORINO - Dopo un lungo tira e molla, è arrivata l'ufficialità: Denis Suarez è un nuovo calciatore dell’Arsenal. Scritta dunque la parola "fine" su una delle trattative più lunghe e intriganti della sessione di calciomercato .

PRESTITO DAL BARCELLONA - Il centrocampista spagnolo arriva ai Gunners in prestito dal Barcellona con diritto di riscatto fino al termine della stagione. Prima di approdare in Inghilterra, però, l'ex Villareal, che andava in scadenza in estate, ha dovuto firmare il prolungamento di contratto con i blaugrana fino a giugno 2021. Ad annunciare l'ufficialità del passaggio è stato lo stesso sito ufficiale del club inglese che ha pubblicato anche un video di presentazione del nuovo acquisto. All’Arsenal Denis Suarez ritroverà Unai Emery, tecnico che lo ha avuto a Siviglia nella stagione 2014-15. Emery ha commentato così l'arrivo dell'ex blaugrana: “Siamo molto felici che Denis Suarez si unisca a noi. È un giocatore che conosciamo bene e ho lavorato con lui a Siviglia. Ci offre qualità e opzioni in diverse posizioni di attacco, quindi sarà in grado di aiutare la squadra”. 

SUAREZ SU EMERY – Prime parole da giocatore dell'Arsenal per Suarez che svela il suo modello calcistico: “Messi è il miglior giocatore del mondo, ma quello che guardo di più è Andres Iniesta. È sempre stato il mio idolo, sin da quando ero bambino. Oltre al fatto che gioca in una posizione simile alla mia, ho anche potuto passare due anni con lui e ho imparato molto. È sempre stato un grande complimento essere paragonato ad Andres". 

Parole di elogio anche per Emery: “Ho un ottimo rapporto con Unai Emery. Penso che sia un allenatore molto esigente e uno dei migliori al mondo in questo momento. Il Siviglia è stato il mio primo anno da giocatore nella massima divisione. Sono migliorato molto come giocatore grazie a lui. La cosa più importante è che dedica molto tempo al suo lavoro. Passa molte ore e giorni interni a guardare video di altre squadre e della sua stessa squadra. È un “malato” di calcio”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...