Il mercato degli allenatori: rivoluzioni a catena sulle panchine d'Europa

Si va verso un'estate bollente tra rotture e nuovi contratti che coinvolgeranno i tecnici migliori d'Europa. Deschamps e Klopp possibili alternative bianconere a Zidane. Real Madrid, Manchester United e Psg possono cambiare tutto
Il mercato degli allenatori: rivoluzioni a catena sulle panchine d'Europa

TORINO - Zidane davanti, per distacco. Zizou non è però il solo allenatore che la Juventus segue, per farsi trovare pronta qualora Massimiliano Allegri comunicasse ad Andrea Agnelli e Fabio Paratici di voler chiudere a fine stagione la propria esperienza in bianconero, o qualora fossero presidente e responsabile dell’area sportiva a maturare la convinzione che il ciclo del tecnico si sia esaurito. In entrambi i casi la Juventus avrebbe bisogno di un erede di assoluto spessore e Zidane, primissima scelta per i motivi che spieghiamo sopra, non può essere la sola alternativa, con il rischio di dover ricorrere a una soluzione di emergenza a fronte di un no del francese, che ha già ricevuto avances del Chelsea e potrebbe riceverne dal Paris Saint-Germain, se Tuchel non chiudesse la stagione in modo soddisfacente.

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Un altro francese ed ex bianconero da calciatore è una delle principali alternative a Zidane: Didier Deschamps, che la Juventus l’ha anche già guidata dalla panchina, riportandola in Serie A dopo Calciopoli, e considera un rimpianto quella brusca separazione per le divergenze con la dirigenza sui rinforzi di cui la squadra avrebbe avuto bisogno. Capace di portare il Monaco in finale di Champions nel 2004 (persa contro il Porto di Mourinho) e fresco campione del mondo con la Francia, tornerebbe ben volentieri a Torino. Anche lui, però, potrebbe entrare nel mirino del Psg, se Al Khelaifi decidesse di cambiare tecnico. Così come Jurgen Klopp e Pep Guardiola, altri due big della panchina che la Juventus potrebbe valutare: strappare il catalano al City sembra impossibile, ma lo sembrava anche strappare Ronaldo al Real Madrid.

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RIVOLUZIONI A CATENA - A condizionare il prossimo mercato degli allenatori non saranno solo le decisioni di Juventus e Paris Saint-Germain. Solskjaer sta facendo molto meglio di Mourinho sulla panchina del Manchester United, ma non è detto che gli basti per restarci (molto dipenderà dal raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions). Né Santiago Solari è certo di rimanere su quella del Real Madrid, anche se la fermezza con cui sta prendendo decisioni drastiche riguardo ad alcuni big, Isco e Marcelo su tutti, è figlia di un appoggio forte da parte della società. E sia il Manchester United che il Real Madrid hanno appeal tecnico ed economico tali da attrarre qualsiasi allenatore: dalla A di Allegri alla Z di Zidane.

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TORINO - Zidane davanti, per distacco. Zizou non è però il solo allenatore che la Juventus segue, per farsi trovare pronta qualora Massimiliano Allegri comunicasse ad Andrea Agnelli e Fabio Paratici di voler chiudere a fine stagione la propria esperienza in bianconero, o qualora fossero presidente e responsabile dell’area sportiva a maturare la convinzione che il ciclo del tecnico si sia esaurito. In entrambi i casi la Juventus avrebbe bisogno di un erede di assoluto spessore e Zidane, primissima scelta per i motivi che spieghiamo sopra, non può essere la sola alternativa, con il rischio di dover ricorrere a una soluzione di emergenza a fronte di un no del francese, che ha già ricevuto avances del Chelsea e potrebbe riceverne dal Paris Saint-Germain, se Tuchel non chiudesse la stagione in modo soddisfacente.

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