IL NODO INGAGGIO - Un'idea, per quanto suggestiva, che alla Continassa incontra però più perplessità che entusiasmi. In primo luogo, per una ragione prettamente economica. Il club bianconero è anche nell'ordine d'idee di sacrificare un pezzo da novanta per alimentare il mercato estivo in entrata - e in questo senso, al saldo della probabile partenza di Douglas Costa, il ballottaggio tra Pjanic e Dybala resta serrato -, ma da un'eventuale cessione dolorosa vorrebbe ricavare liquidità. A maggior ragione se uno scambio, proprio come quello in questione, finisse per appesantire il monte ingaggi. Pjanic ha infatti rinnovato pochi mesi fa fino al 2023 per 6,5 milioni all'anno, accordo che grava sulle casse bianconere per circa 12 milioni lordi a stagione. Mentre Kroos, nel 2016, aveva firmato un prolungamento fino al 2022 - tra lo scalpore dei media spagnoli e non soltanto - che arriva a pesare sul bilancio del Real Madird per circa 20 milioni all'anno.
DUBBI BIANCONERI - Un divario a livello di conto in banca che, nei pensieri di Fabio Paratici, potrebbe non rivelarsi proporzionale al surplus in campo. Sempre che un surplus, soppesando il tedesco e il bosniaco, ci sia davvero.
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