Busio: "Il Venezia è una famiglia, la Serie A un sogno realizzato"

Il 19enne centrocampista statunitense ha già esordito contro l'Udinese: "In Italia non si può sbagliare"
Busio: "Il Venezia è una famiglia, la Serie A un sogno realizzato"© LAPRESSE

VENEZIA - "Mio papà guardava sempre la Serie A, la guardavamo tantissimo, quindi abbiamo sempre seguito molto la A e l'opportunità di giocare in questo campionato è sicuramente un sogno che si realizza". Si presenta così Gianluca Busio, centrocampista statunitense di chiare origini italiane approdato al Venezia. Dopo l'esordio in campo contro l'Udinese, per il 19enne mediano arancioneroverde è tempo di parlare davanti ai microfoni: "La mia famiglia seguirà la A ancora di più e non solo le mie partite visto che c'è tanta passione nella mia famiglia per il calcio. La prima impressione che ho avuto del club - assicura - è stata subito ottima, ho trovato grande supporto e grande attenzione nei miei confronti. Una delle cose che mi ha colpito particolarmente è il senso di famiglia che c'è, oltre alla grande organizzazione che la società ha dimostrato di avere. Poi giocare in Serie A per un giocatore della mia età è un aspetto importante e farlo rappresentando una città così importante è un valore aggiunto". L'operazione per portare Busio in riva alla laguna non è stata tra le più semplici, come spiega il Direttore dell'Area Tecnica Paolo Poggi. Ma il Venezia è riuscito ad avere la meglio: "C'è poco da presentare - afferma il dirigente veneziano - siamo di fronte ad uno dei ragazzi per il quale c'è stato più lavoro da fare per farlo venire, ma ci siamo riusciti. È un giovane di talento che ha già una notevole esperienza nonostante l'età, gioca già da uomo nonostante abbia ancora tanto da fare per affermarsi in maniera definitiva perché quello che si impara non è mai abbastanza. Va a completare un reparto che ha nelle caratteristiche principali dei componenti tanta duttilità, questo favorisce l'allenatore nelle scelte".

"Il calcio americano è cresciuto"

Gianluca Busio è l'ultimo di una serie di calciatori americani che arrivano in un campionato competitivo come quello italiano. Segno che il movimento a stelle e strisce sta crescendo: "Ci sono molti giocatori - assicura lo statunitense - che si sono spostati a giocare anche dall'Europa quindi questo porta esperienza e nuove tecniche per la crescita dei giovani giocatori americani. Il movimento poi è cresciuto parecchio, il calcio in America sta prendendo sempre più piede ed è sempre più seguito. Poi in tanti ragazzi sono andati a giocare in Europa e quindi questo ha portato anche a una crescita della nazionale. La differenza principale con l'America - continua - l'ho vista nella velocità del gioco, inoltre c'è più qualità, qui non si può sbagliare, in Italia e in particolare in Serie A al primo errore vieni colpito, questa è sicuramente una differenza. Giocare in Italia in queste condizioni mi darà la possibilità di crescere ulteriormente". Nel suo paese lo definiscono "il Pirlo americano": un paragone piuttosto pesante. Ma Busio preferisce concentrarsi su sé stesso: "Io e mio papà siamo cresciuti con la Serie A e ovviamente Pirlo lo abbiamo visto spesso, con la palla tra i piedi faceva quello che voleva, era uno dei giocatori che mi piaceva di più quando seguivo il calcio in tv. Probabilmente - conclude - uno dei miei punti di forza è gestire la manovra e avere il controllo del gioco, mentre posso migliorare e ci sto lavorando sulla fase difensiva". 

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