Tutti dietro la Juve

Tutti dietro la Juve

Intanto rendiamo merito a colui che segna statisticamente la chiusura (per ora solo quella, ma è giovane: potrà scrivere pagine di gloria. Auguri) del calciomercato invernale 2022: si tratta di Samuel Pizzignacco. E’ quello del 20enne portiere veneto, infatti, l’ultimo contratto depositato in Lega e che ha segnato il suo passaggio in prestito dal Vicenza al Renate in Serie C. La chiusura delle liste alle 20 ha chiuso il sipario su una giornata che sarebbe esagerato definire convulsa ma che ha regalato colpi di scena e trattative che hanno tenuto in ansia molti club. A cominciare dalla Lazio che si è ridotta all’ultimo giorno per la ricerca dell’attaccante di scorta da garantire a Sarri. Un ultimo giorno che è pian piano deragliato in ultimo istante a mano a mano che saltavano le varie piste. Le prime avvisaglie dello smottamento sono arrivate con il no definitivo da parte dell’Atalanta per Miranchuk, una posizione netta che ha costretto il club biancoceleste a cambiare obiettivo. La prima idea ha portato a Empoli ma non a quel Pinamonti che risulta rappresentare il preferito di Sarri, bensì a Cutrone. La risposta del presidente Corsi è stata più efficace di un no secco: «L’Empoli non cede nessuno, a meno che Lotito non si presenti con 10 milioni…». Ecco, appunto. Così, mentre anche Samp e Cagliari (come vedremo nel dettaglio a pagina 5), cercavano il loro attaccante, la Lazio ha provato a bussare al Genoa per Destro ricevendo però un secco rifiuto. Neppure il tentativo di inserirsi tra Sassuolo e Pisa per Lucca ha avuto successo, così come la richiesta al Parma per il talentino rumeno Denis Man (con dispiacere del suo agente, il plenipotenziario rumeno Giovanni Becali). Una telefonata è arrivata anche al Torino che, di suo, sarebbe stato disposto a liberare Zaza ma anche in questo caso a opporsi è stato l’attaccante. Ora è appena il caso di raccontare che mentre vi riassumiamo questi movimenti, il tempo trascorreva inesorabile. E’ così che, poco dopo le 19, i dirigenti biancocelesti hanno trovato la chiave giusta con Jovane Cabral, attaccante di 23 anni la cui volontà di venire in Italia ha abbassato le resistenze dello Sporting di Lisbona. Non che la trattativa con il club portoghese sia stata una passeggiata di salute, tant’è vero che il contratto è stato depositato un paio di minuti prima della chiusura del mercato: prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 8 milioni (contro i 10 richiesti dai portoghesi). La Lazio ha tesserato anche il difensore serbo Dimitrije Kamenovic.

Sull’altra sponda del Tevere si respirava più rilassatezza visto che l’unico inghippo riguardava la cessione di Diawara che alla fine non ha trovato l’accordo con il Valencia ed ha rifiutato il Venezia (loro, sì, dispiaciuti). Un altro “giallo” che ha tenuto desta l’attenzione è stato quello relativo a Lorenzo Lucca, l’attaccante del Pisa a lungo inseguito dal Sassuolo. Le discussioni hanno girato intorno al prezzo del giocatore, con il Pisa che non ha voluto scendere sotto i 10 milioni e il Sassuolo che si è fermato intorno agli otto. Alla fine le parti non si sono incontrate e lo stesso ds del Pisa, Claudio Chiellini, ha confermato che su quello ci si è arenati: «È un affare che non è stato chiuso ma i rapporti rimangono ottimi. Il prezzo lo fa il mercato e quello che ha fatto il Sassuolo non è all’altezza delle nostre richieste». Se ne riparlerà in estate ma intanto il Sassuolo ha comunque bloccato Luca Moro (3.5 milioni più bonus al Padova proprietario del cartellino) che chiuderà la stagione a Catania. Resteranno invece in neroverde Ciervo e Ceide: 19 anni il primo, 20 il secondo. Il club neroverde non è stato l’unico a puntare sui giovani italiani: lo ha fatto il Torino con Pellegri e Ricci, l’Udinese che ha riportata a casa il portiere Gasparini (classe 2002), il Cagliari con Gagliano, il Genoa con Calafiori, la Juve in prospettiva con Gatti. Piccoli segnali che lasciano ben sperare.

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