MIlan, Pioli 2025: la cosa giusta al momento giusto

Ci sono almeno sei buone ragioni per felicitarsi con il Milan che, proprio all'indomani della secca sconfitta di Torino, ha ufficialmente prolungato il contratto
MIlan, Pioli 2025: la cosa giusta al momento giusto© AC Milan via Getty Images

Ci sono almeno sei buone ragioni per felicitarsi con il MIlan che, proprio all'indomani della secca sconfitta di Torino, ha ufficialmente prolungato il contratto di Stefano Pioli sino al 30 giugno 2025.

1) Nessuno meritava questo riconoscimento più del cinquantasettenne tecnico emiliano, insediatosi a Milanello il 9 ottobre 2019 e diventato campione d'Italia il 22 maggio scorso, dopo un'attesa rossonera protrattasi per undici anni.

2) Il Milan ha fatto la cosa giusta al momento giusto: l'ufficializzazione della firma il giorno dopo lo stop imposto dal Toro, è stata una plastica attestazione di fiducia nei confronti dell'allenatore, alla vigilia di un appuntamento di fondamentale importanza qual è la partita con il Salisburgo, dal cui esito positivo dipende la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League. I rossoneri l'aspettano da oltre otto anni; da quando, l'11 marzo 2014, l'Atletico Madrid li eliminò in quel turno della competizione, battendoli 4-1 al ritorno dopo avere vinto 1-0 a San Siro.

3) Sinora, Pioli ha guidato il MIlan in 153 partite. Bilancio: 87 vittorie, 37 pareggi, 29 sconfitte; percentuale di vittorie: 56,86.

4) Quando Pioli prese in mano il MIlan, trovò una squadra senza identità di gioco, in crisi di risultati, nonché legata a doppio filo al processo di risanamento intrapreso da Elliott che aveva assunto il controllo del club nel luglio 2018, con le conseguenti limitazioni sugli spazi di manovra in ambito mercato. Agendo in piena sintonia con Maldini e Massara, Pioli ha sposato la loro strategia che ha portato in rossonero soprattutto giovani di talento, affidati alle cure del tecnico perché li valorizzasse.

5) Se Leao è la punta di diamante, capace di moltiplicare il suo valore in tre anni grazie a se stesso e, soprattutto, grazie alle intuizioni di Pioli, come non sottolineare l'opera del tecnico di cui hanno beneficiato fra gli altri Tomori, Kalulu, Saelemaekers, Tonali, Bennacer, Gabbia, Krunic, Maignan, Messias, per citare i giocatori che nel triennio pioliano hanno fatto un salto di qualità tale da conquistare lo scudetto e registrare l'incremento delle loro quotazioni.

6) Pioli ha instaurato un rapporto felice e proficuo con Ibrahimovic, autentico leader del Milan, nonostante la lunga assenza dalle scene agonistiche, cui lo stanno ancora costringendo i postumi dell'intervento chirurgico al ginocchio sinistro subito il 25 maggio scorso. La stima reciproca che lega i due è una garanzia per il presente e per il futuro del Milan.

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