Un anno senza le idee colorate di Raiola

Un anno fa moriva Raiola, che ha rivoluzionato il calciomercato che senza di lui è un po' meno divertente
Un anno senza le idee colorate di Raiola© LAPRESSE


TORINO - Un anno fa se ne andava Mino Raiola. Sono già passati dodici mesi senza le sue battute, i suoi casini mediatici artisticamente architettati, le genialate di mercato e i suoi orrendi vestiti. E, sì, manca un po' a tutti, perché l'uomo che si è divertito un mondo a prendere in giro il mondo faceva comodo a tutti o, quanto meno, li faceva divertire. Poi, sì, si possono discutere mille e un aspetto, mica siamo qui a iniziare un processo di beatificazione, ma - intendiamoci - nell'ambiente del calcio c'è chi si presenta assai meglio di quanto facesse Raiola e, sotto sotto, è di gran lunga più discutibile di quanto lo fosse lui.

Figlio della Bosman


Mino Raiola ha rivoluzionato il calciomercato. È il prodotto più efficace e geniale della legge Bosman che ha rovesciato i rapporti di forza club-giocatori e ha cambiato radicalmente, non necessariamente in meglio, il calcio mondiale. Mino, quella legge se l'è trovata lì e, da buon imprenditore, ne ha saputo cogliere tutte le opportunità. Ma ha anche capito che il calcio stava cambiando e si stava trasformando in show business. E lui ha organizzato lo spettacolo, recitando in prima persona, ma soprattutto creando le rockstar del pallone, quelle che hanno avvicinato le nuove generazioni al calcio. Ha scritto le sceneggiature per i suoi protagonisti, ne ha costruito con intelligenza e abilità le carriere e ha saputo garantire una parte in commedia a tutti quelli che si affidavano a lui. Qualche dirigente e qualche proprietario avrà probabilmente da obiettare sui costi e sugli effetti sui bilanci del Mino Raiola Show, ma c'è anche chi, magari senza ammetterlo pubblicamente, sa di dovergli erigere un monumento. Perché criticare Raiola era ed è l'esercizio retorico più facile del mondo, visto che lui stesso si era scelto quel ruolo nel suo film, faceva quello brutto, sporco e cattivo, così anche quando lo criticavano finivano per seguire il copione che aveva scritto.

Idee colorate


Intendiamoci, mica gli riuscivano alla perfezione tutte le scene. Non era infallibile e aveva la sua personale collezione di vaccate e scelte storte, ma in linea di massima aveva una percentuale al tiro da Michael Jordan, soprattutto quando si trattava di disegnare una carriera e là fuori c'è ancora un nutrito gruppo di fuoriclasse che gli saranno eternamente grati. Quando parli con uno di loro (da Ibrahimovic a De Ligt) si commuovono e ci fanno scoprire il Mino che Mino voleva nascondere. Non un santo, non un demonio, ma un uomo con grandi ambizioni che ha colorato il mondo del calcio con le sue idee e la sua creatività.

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