MILANO - Il focus è sugli ultimi rinforzi, i tasselli mancanti da consegnare a Stefano Pioli per permettergli di avere una rosa completa in grado di ripetersi in campionato e fare un percorso “da Milan” in Champions. Paolo Maldini e Ricky Massara sono concentrati su centrocampista e - forse - difensore, ma uno sguardo è rivolto anche al 2 settembre, quando inizierà un’altra campagna rafforzamenti, quella dedicata ai rinnovi di contratto. E’ vero che nei giorni scorsi ne sono arrivati un paio, quelli di Pobega e Tomori fino al 2027 con annesso aumento d’ingaggio, ma il Milan lavora da mesi sul prolungamento di altri tre big dell’organico di Pioli, tre giocatori corteggiati in Europa, tre elementi da blindare il prima possibile per evitare fastidiosi grattacapi come successo, nel recente passato, con Donnarumma, Calhanoglu, Romangoli e Kessie. Anche se, va evidenziato, i tre giocatori in questione - Pierre Kalulu, Ismael Bennacer e Rafael Leao - non sono in scadenza nel giugno 2023, bensì rispettivamente nel 2025, 2024 e 2024. Insomma, c’è tempo, ma anche la voglia di non perderlo perché dietro l’angolo potrebbero arrivare offerte da fronteggiare.
La situazione generale in casa Milan
Da inizio anno il Milan ha prolungato otto contratti, quattro di giocatori oltre ai già citati Pobega e Tomori, ovvero Gabbia, quello fondamentale di Theo Hernandez (2026 con ingaggio passato da 1.5 a 4 milioni più bonus), Mirante e Ibrahimovic; più quelli di Maldini e Massara dopo una lunga, estenuante e spesso controversa trattativa. Il prossimo pronto a essere firmato sembra essere quello di Krunic (al momento 2024 con stipendio da 1.1 milioni), mentre da settembre andranno valutate anche le situazioni dei giocatori in scadenza nel 2023, ma le pratiche non sono molte. Ci sono il secondo e terzo portiere (Tatarusanu e Mirante), Giroud e Ibrahimovic, anche se lo svedese sembra oggettivamente destinato all’addio definitivo. Poi andrà chiarita la posizione di Brahim Diaz, il cui prestito biennale scadrà al termine di questa annata con il club rossonero in possesso del diritto di riscatto a 18 milioni e il Real che potrà eventualmente esercitare il contro-riscatto a 25. Prestito biennale in scadenza a giugno 2023 con diritto di riscatto a 20 milioni anche per Bakayoko, ma Milan e Chelsea stanno valutando in questi giorni l’interruzione anticipata dell’operazione.
Gli ingaggi da alzare
Ed eccoci quindi ai tre casi “spinosi”. Spinosi perché sono trattative che la dirigenza rossonera sta portando avanti da tempo senza aver trovato ancora l’intesa. Discorsi avviati mesi fa e poi rallentati anche dalla cessione del club da Elliott a RedBird. Ovviamente il mirino principale è puntato su Leao, Mvp dell'ultimo campionato, il gioiello più brillante della rosa rossonera e per questo motivo il più ricercato, con Psg (soprattutto), ma anche Real e City che si sono più volte interessati a lui parlando con l'agente Mendes. Il Milan lo ha sempre definitivo incedibile, forte anche di una clausola di rescissione da 150 milioni, ma è chiaro che se non dovesse arrivare l'intesa per il rinnovo, i club interessati potrebbe mettere pressione. Mendes finora ha chiesto 7 milioni per Leao, il Milan è arrivato a 4.5, la soglia stabilita per i big, ma è probabile che Gerry Cardinale, una volta definito il closing, possa dare l'ok per alzare l'asticella su alcuni contratti, unico modo per trattenere le stelle e convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero in futuro. Per Bennacer, corteggiato dal Liverpool, si ragiona su un'offerta da 3.5 milioni (contro l'1.7 attualmente percepito); mentre l'entourage di Kalulu si aspetta un riconoscimento importante per il difensore francese diventato ormai un titolare fisso. Oggi guadagna solo 400mila euro, l'aumento non potrà essere intorno al milione: servirà di più.