Torino, il problema del gol: servono idee e mercato

Poche le 16 reti in 15 partite: Juric aveva fatto peggio solo al primo anno di Verona
Torino, il problema del gol: servono idee e mercato© /Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO- Ci ha provato anche Vlasic che del Toro è il bomber che non ti aspetti, ad agire in posizione centrale per accendere un attacco granata che pecca in sterilità. Senza risultati convincenti, visto che il croato ha saputo rendersi più pericoloso, con conclusioni personali o al servizio dei compagni, partendo dalla corsia. Quando però Juric si è trovato senza Sanabria e Pellegri è all’ex del West Ham che ha chiesto di vestire panni da centravanti.  Un ruolo che il paraguaiano interpreta adottando espressioni più da trequartista, truccandosi da prezioso uomo di sponda più che da stoccatore, e che invece è proprio dell’attaccante dell’Under 21. Il quale ha stimmate da punta centrale, doti da predestinato, ma pure la tendenza a frequentare con eccessiva costanza l’infermeria. Se saprà dare un calcio alla sfortuna - e senza farsi male a un piede calciandola - potrà essere Pellegri l’uomo in grado di modificare il trend dell’attacco granata. Con Sanabria che invece a gennaio potrebbe essere sacrificato, a fronte dell’offerta giusta. Per l’eventuale sostituzione del sudamericano resta in corsa Cheddira, ieri al Sani Nicola seguito da un osservatore granata nella sfida tra il Bari del marocchino - in gol per l’1-1 - e il Genoa. 

I rinforzi per Juric

Che a Juric serva una rinfrescata al reparto è messo in evidenza dai numeri collezionati dai centravanti in rosa: le due reti di Sanabria e il gol di Pellegri sono un bottino misero, anche se sommato. A ben vedere Belotti non è mai stato rimpiazzato, e per quanto non ci siano rimpianti alla voce Zaza, con l’attaccante lucano il conto è presto fatto: Juric ha visto dimezzate le possibilità di scelta, da quattro a due (con uno dei due rimasti che spesso è infortunato). Non stupisce che per quanto il tecnico abbia tentato di inventarsi soluzioni alternative - si torni ad esempio a Vlasic in posizione centrale, o allo spuntato Karamoh visto centravanti a Bologna - in molte partite lo scarto tra le occasioni prodotte e quelle realizzate sia stato ampio. Guardando alle prestazioni mancano un punto con l’Inter e due con la Roma, e clamorosi sono i tre concessi al Sassuolo per un’ingenuità di Buongiorno in marcatura su Alvarez. A 3’ dalla fine e dopo che davanti a Consigli i granata avevano sprecato di tutto. Una mancanza di cattiveria sotto porta già proposta in precedenza e reiterata dopo l’incrocio contro i neroverdi. «Abbiamo sbagliato una quantità di palloni allucinante, tecnicamente è stata una prestazione preoccupante - dettava Juric dopo il Sassuolo -. Abbiamo sbagliato tutte le occasioni che abbiamo avuto».  Consequenziale che nella classifica che mette in fila le squadre di A per numero di reti segnate il Torino sia indietro, al tredicesimo posto assieme al Monza. Già, quello stesso Monza che sarà il rivale dell’amichevole in programma domani all’U-Power Stadium (ore 16). Sedici, i gol realizzati, ventuno in meno del Napoli che guida con 37, e 10 più della Samp che ha infilato le altrui porte in appena 6 occasioni ed è ultima nella graduatoria. Soltanto una volta, nei cinque campionati di Serie A fin qui affrontati, le squadre di Juric non avevano raggiunto le 16 marcature. Era la prima stagione al Verona, e dopo 15 partite i gialloblù raggiunsero le 14 segnature. Al primo anno di Toro, invece, il tecnico croato centrò il massimo con 19 (come al secondo anno in gialloblù). Una differenza non così corposa, ma indicativa del fatto che i granata possano e debbano fare meglio, d’ora in avanti.  Intanto per preparare l’attacco in vista della ripresa contro il Verona, domani Juric osserverà i movimenti dei suoi nella sfida contro il Monza. Prevedibile un’alternanza tra Pellegri e Sanabria, mentre sarà difficile, sulle fasce, vedere all’opera Vlasic (rientra oggi al Fila dopo qualche giorno di vacanza che gli è stato concesso in seguito al terzo posto conquistato dalla sua Croazia al Mondiale). Toccherà a Miranchuk e Radonjic, con Karamoh e Seck che saranno in campo per sorpassarsi nelle gerarchie di Juric ed evitare così il prestito a gennaio.  

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