Stromberg: «Malmoe arrenditi, hai già perso»

«Finirà uno o due a zero per la Juve, anche un pareggio mi sorprenderebbe»
LONDRA - A 54 anni Glenn Peter Stromberg non ha più la lunga chioma bionda di quando giocava all'Atalanta e per questo forse non è immediatamente riconoscibile per chi lo ricorda come calciatore. Non tutti sanno che dopo aver chiuso la propria carriera in Italia nel 1992 l'ex capitano degli orobici ha continuato a vivere a Bergamo, dove ha una numerosa famiglia e dove gestisce un'azienda di export di prodotti alimentari verso la Svezia. Lo abbiamo incontrato a Londra per parlare della sfida di mercoledì tra Malmoe e Juve.

Come svedese che vive in Italia che partita prevede?
«All'andata a Torino si è visto che c'era una netta differenza tra le due squadre. La Juventus è decisamente più forte, anche se forse mi aspettavo che riuscissero a segnare un po' prima?».

Questo Malmoe può dunque fare paura alla Juve?
«Sono una squadra solida e ben organizzata. Inoltre stanno acquisendo consapevolezza nei propri mezzi».

Quindi i bianconeri devono fare attenzione all'entusiasmo del Malmoe?
«Ricordo che quando avevano iniziato i preliminari di Champions nessuno credeva che potessero qualificarsi. Poi strada facendo tutto l'ambiente ha preso fiducia. È da 15 anni che un club svedese non giocava la Champions, sono una squadra giovane e inesperta, ma piano piano stanno crescendo. In questo girone sono sicuramente i più deboli, però non sarà facile batterli».

Che difficoltà troverà la Juve allo Svedbank Stadion?
«La Juve troverà un'atmosfera molto calda perché dopo alcune buone prove in Champions l'entusiasmo ha contagiato i tifosi e di conseguenza la spinta del pubblico farà volare la squadra. Contro l'Atletico era stata la prima sconfitta casalinga in Europa dopo diversi anni e davanti al proprio pubblico gli svedesi sono molto pericolosi come hanno dimostrato anche quando hanno battuto l'Olympiacos».

Quella contro la Juve sarà la prima partita importante del Malmoe dopo oltre tre settimane: questo può penalizzare gli svedesi o potranno essere più freschi?
«Magari riposare di più aiuta, ma se non puoi giocare partite importanti questo finisce per essere uno svantaggio. Anche perché il Malmoe ha appena terminato un campionato lungo 10 mesi e quando ti fermi è inevitabile perdere un po' di condizione, anche se giochi qualche amichevole. Quindi penso che la Juve sia atleticamente più fresca, mentre solo qualche mese fa sarebbe stato il contrario».

Quindi prevede un Malmoe meno aggressivo?
«No, anche se avesse giocato per tre anni di fila senza riposare il Malmoe troverebbe comunque le motivazioni perché giocare contro la Juve rappresenta sempre un sogno: per loro è la partita dell'anno, è un evento, è come se fosse il giorno di Natale!»

Qual è il suo pronostico dunque?
«Per la Juve non penso che ci saranno problemi a vincere 1-0 o 2-0, anche se dovrà comunque fare una grande partita. La Juve rimane sempre la Juve, è da 50 anni che vince in giro per l’Europa ed è abituata ad essere favorita, quindi non credo che soffrirà la pressione. È il Malmoe che dovrà fare i salti mortali per portare via anche un punto e onestamente sarei molto sorpreso se ci riuscisse».

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