Bayer Leverkusen-Atletico Madrid 1-0 Calhanoglu gela Simeone agli ottavi di Champions

Gli uomini di Simeone avevano perso solo una delle ultime nove partite di Champions nella fase a eliminazione diretta, proprio la finale dello scorso anno contro il Real Madrid
TORINO - Finisce 1-0 tra Bayer Leverkusen e Atletico Madrid, due squadre profondamente diverse tra loro per filosofia di gioco. Pressanti e sempre all'attacco i tedeschi, che paradossalmente non segnano in partenza da 197 minuti in Champions League, il digiuno più lungo tra le 16 squadre degli ottavi. Simeone e i suoi si presentano con un ruolino impressionante in Germania: hanno perso solo una delle ultime nove partite di Champions nella fase a eliminazione diretta: la finale amara dello scorso anno contro il Real Madrid.

LE FORMAZIONI -
Il tecnico di casa Schmidt sceglie il 4-2-3-1 per affrontare la corazzata di Madrid, che non subisce gol da 467 minuti, l'imbattibilità più lunga in Champions. Non c'è la rivelazione Jedvaj, ex Roma, ma davanti Drmic promette gol, come nell'ultima di Bundesliga (sono sesti in classifica). Ma il problema dei tedeschi è la fragilità difensiva, tanto che nell'ultima di campionato hanno preso gol pure da Hitz, portiere olandese del Wolfsburg. Il Cholo, senza Koke, si affida ai piedi caldi di Mandzukic e Griezmann, in gol in coppia contro l'Almeria in Liga (terzi dietro Real e Barça) e giunti a quota 37 gol in due. Torres va in panchina, Arda Turan stringe i denti ed è in campo. In porta c'è Moyà.

DOMINIO BAYER - Il primo tempo del Leverkusen è sorprendente e travolge per ritmo e intensità l'Atletico. Al 13esimo tocco in mischia di Spahic, con Mandzukic a salvare sulla linea. E al 25esimo Spahic ancora si supera dai 25 metri: spara un missile che si stampa all'incrocio dei pali, con Moyà inutilmente proteso in volo. E due minuti dopo il numero uno spagnolo riesce a stento ad anticipare Drmic sottoporta, evitando un gol sicuro. Il dominio dei rossi di casa è netto, quasi sfacciato e Simeone vede le brutte. Il primo sussulto dei colchoneros è al 38esimo, quando Arda Turan alza un pallonetto sul portiere Leno, che però riesce a evitare la conclusione finale di testa di Griezmann. Al 42esimo gli spagnoli perdono Saul per un problema muscolare, al suo posto Raul Garcia. E in pieno recupero, per pochissimo, non passa l'Atletico, con una sforbiciata volante di Tiago, a cui risponde alla grande Leno, d'istinto. Si chiude così un effervescente primo tempo.

DAVANTI A TERIM - Nel secondo tempo, al 57esimo, il Bayer raccoglie subito ciò che aveva sfiorato nella prima frazione di gioco. Karim Bellarabi (nato a Berlino da padre marocchino e madre tedesca) crea il panico nella difesa spagnola e di tacco serve Calhanoglu (turco nato a Mannheim, Germania), che spara da dentro l'area una botta secca che Moyà neanche vede: 1-0 meritatissimo. Esultanza giustificata davanti al tecnico della sua nazionale Terim, presente allo stadio.

ENTRA TORRES - Simeone prova allora la carta Fernando Torres, addirittura alla sua prima presenza in Europa con l'Atletico, nonostante 244 presenze collezionate dal 2001 al 2007, in un periodo in cui i madrileni non vedevano l'Europa neanche da lontano. Al 73esimo il Bayer va vicinissimo al raddoppio, ma Drmic tira fiacco da ottima posizione. Un minuto dopo segna Griezmann, di testa da corner, ma la parabola è già uscita. E per Simeone piove sul bagnato: l'ex juventino Tiago a 15 minuti dal termine prende la doppia ammonizione: espulsione con conseguente squalifica, che fa il paio con quella di Godin, diffidato e ammonito. Tutto rimandato al ritorno, sfida apertissima.

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