Champions League, Carvalho: «Dopo l’Arsenal tocca alla Juve!»

Il difensore portoghese: «Noi del Monaco siamo micidiali: mai stati così euforici»
Champions League, Carvalho: «Dopo l’Arsenal tocca alla Juve!» © LaPresse
TORINO - È l’uomo-Champions del Monaco. L’unico nella squadra del Principato ad aver alzato 11 anni fa l’ambita “Coppa dalle grandi orecchie”. All’epoca vestiva la maglia del Porto, il suo tecnico era il celeberrimo connazionale José Mourinho (che poi lo volle con sé prima al Chelsea poi al Real Madrid) e i rivali proprio i biancorossi monegaschi allenati da Didier Deschamps, travolti 3-0. Il difensore portoghese Ricardo Carvalho, 37 anni da compiere fra un mese e mezzo, è il veterano, l’uomo più scafato e navigato della formazione di Leonardo Jardim che sfiderà la Juventus nei quarti di finale Champions. Dopo la partita di qualificazione europea che il Portogallo ha vinto contro la Serbia a Lisbona, Carvalho ci ha concesso una intervista esclusiva.

Ricardo, innanzitutto ci dica come sta: ce la farà a recuperare per la partita contro la Juve dopo l’infortunio in Nazionale?
«Avverto sensazioni positive. Mi sto sottoponendo a una “full immersion” di terapie in modo da essere pronto. La distorsione al ginocchio non era così grave. Se tutto andrà per il verso giusto, a Torino ci sarò».

Partita “double face” per lei quella del “Da Luz”: prima ha firmato il gol d’apertura, poi è dovuto uscire per l’infortunio.
«L’importante è che il Portogallo abbia vinto».

Juve-Monaco: come la vede?
«Un match in cui noi abbiamo tanto, tantissimo da guadagnare e loro molto da perdere. La Juventus è favorita dal pronostico per la sua storia, per il suo organico, per il fatto che si appresta a conquistare il suo quarto scudetto consecutivo».

Voi però avete fatto fuori nientemeno che l’Arsenal...
«Una qualificazione sofferta, ma meritata, che ci ha trasmesso tanta autostima. Siamo caricati a mille, nello spogliatoio si respira un’aria di grande serenità e allegria. Finalmente ci siamo resi conto di poter centrare qualsiasi risultato anche senza Falcao e James Rodriguez che la scorsa estate ci hanno salutato. Con Jardim siamo cresciuti e maturati. Ecco, contro la Juve dobbiamo ripartire dalla gara di Londra. Le nostre caratteristiche parlano chiaro: siamo una squadra dotata di una difesa ermetica e micidiale in contropiede».

Una squadra italiana...
«Sì, concordo. D’altronde siamo quasi di frontiera. Il Principato, fra l’altro, pullula di italiani»

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