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TORINO - Dopo Parma-Juve, Juve-Monaco: sembra la sua settimana del cuore, Lilian Thuram.
«Già, le squadre dove ho giocato maggiormente in carriera... (ride). Adesso spero di riuscire a vedere in televisione la doppia sfida tra Juve e Monaco. Domani sono in Senegal per la mia associazione e quando si giocherà a Monte Carlo sarò in Guadalupa».
Juve di nuovo ai quarti di Champions: sorpreso?
«E perché? La Juve, anche se negli ultimi anni ha incontrato qualche difficoltà in Champions, resta un grande club. Con i giocatori che ha in rosa, non può essere considerata una sorpresa. Al massimo a stupire è il Monaco, che ha battuto l’Arsenal negli ottavi».
Monegaschi che non hanno più a da perdere. Come ha detto il presidente Rybolovlev: «La nostra stagione è già un successo».
«Tutte le squadre hanno da perdere, a questo punto. Prima si pensava che il Monaco non passasse il girone e poi che non avesse speranze contro l’Arsenal. Invece i ragazzi di Jardim sono arrivati ai quarti. E quando ci sei, vuoi andare avanti. Non credo abbiano meno pressioni della Juve».
Martial, Berbatov, Kondogbia: qual è il principale pericolo del Monaco?
«Non ce n’è solo uno, i bravi giocatori sono tanti: contro l’Arsenal hanno giocato davvero bene».
Martial o Coman: chi è l’erede di Henry?
«Martial è giovane e possiede grandi qualità, ma è difficile dire se potrà ripercorrere la grande carriera di Thierry. Coman già al Psg era un bel talento: è giovanissimo, spero trovi gli spazi per giocare. E’ fondamentale alla sua età».
Il grande assente del doppio confronto sarà Pogba, ancora infortunato.
«La Juve è favorita anche senza Pogba, almeno sulla carta. Non è mai un giocatore che vince da solo. Neanche Messi. Detto questo, Pogba è fantastico. Alle qualità incredibili abbina una maturità insolita per un ragazzo della sua età: si vede che è determinato, ha voglia di crescere e alzare il proprio livello di gioco».
Pogba vale 100 milioni?
«Il prezzo lo fanno le richieste. Dipende da chi ti vuole, da quante squadre ti richiedono».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA«Già, le squadre dove ho giocato maggiormente in carriera... (ride). Adesso spero di riuscire a vedere in televisione la doppia sfida tra Juve e Monaco. Domani sono in Senegal per la mia associazione e quando si giocherà a Monte Carlo sarò in Guadalupa».
Juve di nuovo ai quarti di Champions: sorpreso?
«E perché? La Juve, anche se negli ultimi anni ha incontrato qualche difficoltà in Champions, resta un grande club. Con i giocatori che ha in rosa, non può essere considerata una sorpresa. Al massimo a stupire è il Monaco, che ha battuto l’Arsenal negli ottavi».
Monegaschi che non hanno più a da perdere. Come ha detto il presidente Rybolovlev: «La nostra stagione è già un successo».
«Tutte le squadre hanno da perdere, a questo punto. Prima si pensava che il Monaco non passasse il girone e poi che non avesse speranze contro l’Arsenal. Invece i ragazzi di Jardim sono arrivati ai quarti. E quando ci sei, vuoi andare avanti. Non credo abbiano meno pressioni della Juve».
Martial, Berbatov, Kondogbia: qual è il principale pericolo del Monaco?
«Non ce n’è solo uno, i bravi giocatori sono tanti: contro l’Arsenal hanno giocato davvero bene».
Martial o Coman: chi è l’erede di Henry?
«Martial è giovane e possiede grandi qualità, ma è difficile dire se potrà ripercorrere la grande carriera di Thierry. Coman già al Psg era un bel talento: è giovanissimo, spero trovi gli spazi per giocare. E’ fondamentale alla sua età».
Il grande assente del doppio confronto sarà Pogba, ancora infortunato.
«La Juve è favorita anche senza Pogba, almeno sulla carta. Non è mai un giocatore che vince da solo. Neanche Messi. Detto questo, Pogba è fantastico. Alle qualità incredibili abbina una maturità insolita per un ragazzo della sua età: si vede che è determinato, ha voglia di crescere e alzare il proprio livello di gioco».
Pogba vale 100 milioni?
«Il prezzo lo fanno le richieste. Dipende da chi ti vuole, da quante squadre ti richiedono».
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